Nel 2024, il settore assicurativo italiano ha registrato un aumento significativo negli investimenti in tecnologie innovative, specialmente grazie all'adozione dell'intelligenza artificiale. Secondo l'Insurtech Investment Index 2024, elaborato dall'Osservatorio Fintech & Insurtech del Politecnico di Milano, le compagnie stanno investendo maggiormente in progetti interni innovativi piuttosto che in partnership con startup esterne. L'AI è destinata a rivoluzionare varie aree aziendali, come la gestione dei sinistri e i processi back office.
Inoltre, si prevede che entro il 2026 gli investimenti in intelligenza artificiale raddoppieranno, arrivando a rappresentare il 10% del totale degli stanziamenti tecnologici. Tuttavia, resta una sfida l'adozione più ampia delle soluzioni AI, data la stretta regolamentazione nazionale e la mancanza di prodotti innovativi sul mercato.
Gli investimenti interni nel campo delle tecnologie innovative sono aumentati notevolmente tra le compagnie assicurative italiane. Nel 2024, si è registrato un salto dal precedente importo di 44,8 milioni di euro a 375 milioni di euro, evidenziando un cambiamento strategico verso lo sviluppo autonomo di soluzioni tecnologiche. Questa tendenza riflette una maggiore consapevolezza sul valore della proprietà intellettuale e sull'importanza di competenze specifiche.
Le società hanno iniziato a focalizzarsi su progetti mirati, lasciando gradualmente alle spalle fasi esplorative meno strutturate. Questo approccio strategicamente orientato porta ad un'inversione di tendenza rispetto al passato, dove le collaborazioni con startup esterne erano predominanti. Ad oggi, solo il 38% delle compagnie continua a mantenere attive tali partnership, contro il 55% del 2023. Ciò indica una preferenza per l'autosufficienza tecnologica e una maggiore indipendenza operativa. Le compagnie leader in questo processo stanno consolidando il loro vantaggio competitivo attraverso un forte impegno nello sviluppo di competenze interne ed esperienze consolidate.
Guardando al futuro, l'intelligenza artificiale sarà sempre più integrata nei processi aziendali delle compagnie assicurative. Si prevede che entro il 2026, gli investimenti in questa tecnologia raggiungano il 10% del budget totale dedicato all'innovazione tecnologica. L'adozione dell'AI si concentrerà principalmente sulla gestione dei sinistri, seguita da processi back office e sottoscrizione. Tuttavia, rimane fondamentale colmare il divario tra investimento e implementazione pratica.
Nonostante l'aumento degli stanziamenti finanziari, l'Italia rischia di restare indietro rispetto ad altri paesi a causa di una regolamentazione rigida che potrebbe limitare lo sviluppo di nuove soluzioni. Per evitare tale scenario, è necessario promuovere un ambiente favorevole all'innovazione, incentrato sull'acquisizione di competenze tecniche avanzate e sulla creazione di un ecosistema dinamico. La sfida consiste nel trasformare gli investimenti in risultati tangibili, garantendo che le aziende italiane possano sviluppare prodotti innovativi e mantenere una posizione competitiva a livello globale. Il successo dipenderà dalla capacità di bilanciare protezione normativa e libertà creativa per stimolare un'adozione efficace dell'intelligenza artificiale.