Il mercato asiatico sta mostrando un interesse crescente per le conserve alimentari italiane, con il Giappone che si distingue come un partner commerciale di primaria importanza. L'incremento significativo delle esportazioni verso questo paese nel 2024 ha evidenziato un aumento del 12,5% in valore rispetto all'anno precedente, raggiungendo una cifra totale di circa 135 milioni di euro. Questo risultato rappresenta quasi il 4,5% dell'export globale italiano. In termini di quantità, le consegne al Giappone hanno superato le 110mila tonnellate, un incremento analogo a quello in valore. Le aziende italiane stanno trovando nella cultura culinaria nipponica un terreno fertile per la promozione dei loro prodotti.
L'intero continente asiatico ha seguito una traiettoria simile, registrando un'aumento del 18,5% nelle esportazioni, per un totale di 293 milioni di euro. Questo dato conferma l'Asia come un polo di crescita strategico per l'industria italiana delle conserve rosse. A Tokyo, durante Foodex, la principale fiera agroalimentare del Giappone, l'Associazione nazionale industriali conserve alimentari vegetali (Anicav) ha presentato questi dati positivi, sottolineando l'importanza del pelato intero italiano, apprezzato per la sua qualità e genuinità. La partecipazione alla fiera ha offerto alle imprese italiane l'opportunità di rafforzare i legami commerciali e di esplorare nuove opportunità.
Questo successo commerciale dimostra che anche in un contesto geopolitico incerto, la qualità e l'autenticità dei prodotti italiani possono fare la differenza. Il mercato asiatico, con il Giappone alla testa, offre uno scenario promettente per le aziende italiane, che grazie alla propria capacità di innovazione e adattamento possono continuare a crescere e prosperare. L'attenzione all'eccellenza del made in Italy è una chiave fondamentale per affrontare sfide future con fiducia e determinazione.