Nel cuore di Milano, ogni 7 dicembre, la città celebra il suo patrono sant’Ambrogio con una serie di eventi che culminano nella serata inaugurale della stagione lirica alla Scala. Questa tradizione annuale inizia con una messa solenne dedicata al vescovo del quarto secolo, seguita dalla consegna dell'Ambrogino d'oro, un riconoscimento per chi ha eccelluto nel capoluogo lombardo. La sera stessa, il Teatro alla Scala apre le sue porte per un evento che mescola cultura, politica e spettacolo.
Il rituale prosegue con una passeggiata solenne sotto i lampadari del teatro, dove personaggi illustri si fermano a conversare prima dello spettacolo. L'attore Pierfrancesco Favino, interprete nel film Maria, descrive l'atmosfera come quella di un antico rito. In questa occasione, figure politiche diverse si trovano fianco a fianco, tra cui Ignazio La Russa e Liliana Segre, sopravvissuta ai campi di concentramento nazisti. Malgrado le divergenze ideologiche, entrambi rappresentano lo stato italiano in una serata che viene trasmessa in diretta televisiva su Rai 1, raggiungendo anche prigioni, scuole e ospedali milanesi.
L'apertura della stagione lirica alla Scala non è solo un evento culturale ma anche uno specchio delle dinamiche sociali e politiche. Il teatro, nato nel 1778, ha sempre incarnato passioni e controversie, diventando un luogo simbolico della storia italiana. Le sue sale hanno accolto momenti cruciali della nazione, come quando Napoleone fece cantare la Marsigliese durante la sua entrata in città. Ogni 7 dicembre, la Scala diventa un palcoscenico per manifestazioni e proteste, riflettendo le lotte sociali del paese. Da movimenti studenteschi fino a cause ambientaliste, le strade intorno al teatro sono spesso teatro di dimostrazioni.
In questo contesto, la Scala mantiene vivo il suo ruolo di ponte tra passato e presente, tra tradizione e innovazione. Nonostante le sfide politiche e le trasformazioni sociali, continua a essere un faro di civiltà e cultura. La presenza di artisti come Maria Callas e Roberto Alagna ne testimonia la capacità di ispirare generazioni. La Scala non è solo un teatro; è un tempio della musica, un luogo dove l'arte incontra la vita, e dove ogni serata può cambiare il corso della storia. È qui che si costruisce un futuro più giusto e umano, attraverso la bellezza e la passione della musica lirica.