In una fase cruciale per il futuro dell'ex Ilva, i commissari straordinari hanno proposto al ministero delle Imprese e del Made in Italy di avviare un negoziato preferenziale con il consorzio azero guidato da Baku Steel. Questa decisione è stata presa dopo un'analisi approfondita delle offerte pervenute, tra cui quelle presentate dagli americani di Bedrock Industries e dagli indiani di Jindal Steel International. L'accordo, se approvato, prevede investimenti significativi e la salvaguardia di numerosi posti di lavoro nel settore siderurgico italiano.
In un contesto industriale sempre più competitivo, le autorità italiane hanno scelto di puntare sul gruppo azero per rilanciare l'ex Ilva. Dopo mesi di analisi, il consorzio Baku Steel è emerso come il candidato più solido grazie alla sua proposta economica di un miliardo di euro e ai piani di decarbonizzazione. Le trattative si concentreranno sull'implementazione di misure ambientali innovative, come la costruzione di un rigassificatore galleggiante nel porto di Taranto, e sulla garanzia della continuità occupazionale per 7.800 dipendenti su un totale di 10mila.
Il processo di selezione ha richiesto tempi più lunghi del previsto a causa della complessità delle valutazioni effettuate dai commissari. Tra i fattori presi in considerazione ci sono stati la solidità finanziaria dei candidati, la sostenibilità industriale delle proposte e i benefici per le comunità locali coinvolte. Se il ministero accetterà l'offerta, il negoziato procederà con riservatezza, garantendo la tutela degli interessi industriali, occupazionali e sociali coinvolti.
I sindacati hanno espresso preoccupazioni riguardo all'impatto della nuova proprietà sulle condizioni lavorative e hanno chiesto di essere inclusi nei dibattiti futuri. Esigono garanzie per la piena occupazione, la decarbonizzazione e la presenza dello Stato all'interno della nuova società.
Da parte del governo, il ministro Adolfo Urso ha ribadito l'importanza di questa fase decisiva, sottolineando che lo Stato rimarrà attivo attraverso meccanismi come il golden power e potenziali partecipazioni minoritarie tramite Invitalia.
La situazione è ulteriormente arricchita dalla possibilità che gli azeri aprano ad altri soci privati italiani, lasciando spazio a nuove opportunità di collaborazione.
Da un punto di vista giornalistico, questo sviluppo rappresenta un importante passo avanti nella ricerca di soluzioni sostenibili per uno dei settori industriali più importanti d'Italia. La scelta di privilegiare un partner internazionale dimostra l'attenzione verso investitori capaci di garantire stabilità e innovazione. Tuttavia, resta fondamentale assicurare che i diritti dei lavoratori vengano protetti e che le comunità locali traggano beneficio da questa transizione. Solo così sarà possibile raggiungere un equilibrio tra crescita economica ed impegno sociale.