Il governo francese ha delineato un piano ambizioso per ridurre o eliminare una parte sostanziale delle sue agenzie governative entro la fine dell'anno. L'obiettivo è quello di contenere le spese pubbliche, salvando tra i due e tre miliardi di euro. Secondo Amelie de Montchalin, ministra del Bilancio, il progetto prevede la ristrutturazione di vari settori senza compromettere l'efficienza. Escludendo le università, il governo si appresta a prendere decisioni definitive riguardanti altre strutture, mentre cerca di mantenere l'ordine sociale durante il processo.
Nel quadro più ampio della politica economica francese, questa misura rappresenta un tentativo di fronteggiare l'aumento del deficit pubblico, che nel 2024 ha raggiunto il 5,8% del PIL. Le autorità sperano di abbassarlo al 5,4% già quest'anno, attraverso tagli stimati in cinquanta miliardi di euro, con ulteriori risparmi previsti per il futuro. La ministra del Bilancio ha chiarito che alcune posizioni verranno riorganizzate naturalmente grazie alle pensioni o ad altre strategie di riassegnazione.
L'attenzione è stata particolarmente focalizzata su alcune agenzie specifiche. Tra queste, l'Agenzia Bio, responsabile della catena produttiva biologica, è stata recentemente minacciata di soppressione dopo una votazione del Senato. Altri organismi, come l'Agenzia per la transizione ecologica (ADEME) e l'Ufficio francese per la biodiversità (OFB), sono stati oggetto di emendamenti che hanno richiesto la loro abolizione. Tuttavia, nonostante queste proposte, la ministra ha assicurato che ogni decisione sarà attentamente ponderata prima di essere attuata.
Con 434 operatori statali elencati nella legge finanziaria per il 2025, beneficiari di 77 miliardi di euro di finanziamenti pubblici, esclusi gli istituti universitari, emerge la necessità di un'azione mirata. Il governo intende ridurre gradualmente il deficit fino al 4,6% del PIL entro il 2026, implementando tagli aggiuntivi da 40 miliardi di euro. Questo approccio dimostra un impegno verso una gestione più sostenibile delle risorse finanziarie nazionali.
Le mosse future dipenderanno dalle discussioni in corso con il Senato, dove una commissione valuterà il piano di riforma. Con l'imminente annuncio previsto per metà maggio, si attendono dettagli cruciali sulle modifiche strutturali che trasformeranno il panorama delle agenzie pubbliche francesi. Tale strategia segna un cambiamento significativo nell'amministrazione pubblica, orientandosi verso una maggiore efficienza e sostenibilità economica.