Cronaca
Presenza Militare Israele nel Sud del Libano Estesa
2025-02-17

L'annuncio fatto il 17 febbraio da un rappresentante militare indica che Israele intende continuare a mantenere una presenza difensiva in alcune aree strategiche del sud del Libano, oltre la data stabilita per l'evacuazione. Questa decisione è legata alla necessità di garantire la sicurezza della popolazione israeliana e all'attesa dell'intervento completo delle forze armate libanesi nella zona, come previsto dall'accordo di tregua.

Nel contesto della situazione attuale, le autorità militari hanno ritenuto necessario estendere temporaneamente la presenza di un contingente limitato di soldati in cinque punti chiave vicino al confine tra i due paesi. Questa misura mira a prevenire eventuali minacce e a facilitare una transizione sicura verso la piena applicazione dell'accordo di cessate il fuoco. L'accordo stesso, entrato in vigore il 27 novembre, ha posto fine a due mesi di conflitti aperti tra Israele e Hezbollah, seguiti da quasi un anno di scontri sporadici lungo la frontiera, correlati ai disordini nella Striscia di Gaza.

L'accordo prevedeva originariamente un periodo di sessanta giorni di tregua, poi prorogato fino al 18 febbraio, durante il quale entrambe le parti dovevano ritirarsi dal sud del Libano per permettere all'esercito libanese di prendere il controllo della zona. In particolare, Hezbollah era chiamato a spostarsi a nord del fiume Litani, smantellando le proprie infrastrutture militari. Un comitato internazionale composto da Stati Uniti, Francia, Libano, Israele e Nazioni Unite sorveglia il rispetto degli accordi. Le autorità israeliane hanno chiarito che la permanenza nelle aree strategiche è indispensabile per evitare una ripresa delle ostilità.

Il governo libanese aveva richiesto il completo ritiro delle truppe israeliane entro la data stabilita. Nel frattempo, il 17 febbraio, l'esercito israeliano ha condotto un'operazione a Sidone, nel sud del Libano, portando alla morte di un comandante del gruppo palestinese Hamas, alleato di Hezbollah. Questa azione ha ulteriormente complesso il delicato equilibrio raggiunto con l'accordo di tregua.

La decisione di prolungare la presenza militare riflette la volontà di garantire una transizione pacifica e sicura nel sud del Libano, nonché la necessità di coordinamento con le forze locali e internazionali coinvolte nel processo di stabilizzazione della regione.

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