Il gruppo Terna ha delineato un piano strategico che copre il prossimo decennio, con investimenti che superano i 23 miliardi di euro. Questo piano è finalizzato a migliorare la capacità di trasporto energetico e ad integrare le fonti rinnovabili nel sistema nazionale. L'accento è posto sulle infrastrutture e connessioni interne ed esterne, nonché sull'efficienza operativa. Gli obiettivi prevedono un aumento significativo della capacità di scambio tra zone di mercato, arrivando a quasi 39 gigawatt entro il 2034, contro i 16 attuali. Inoltre, vi sono progetti chiave come Tyrrhenian Link, Adriatic Link e Sacoi 3, destinati a essere completati entro il 2030.
Un altro aspetto importante del piano riguarda le richieste di connessione per impianti rinnovabili e data center. Le cifre mostrano una domanda di oltre 348 gigawatt per fonti rinnovabili e 277 gigawatt per sistemi di accumulo, numeri superiori alle previsioni nazionali. Per gestire efficacemente questa crescita, Terna ha introdotto 76 microzone geografiche per analizzare in modo più preciso le soluzioni di connessione e ridurre potenziali sovrapposizioni o inefficienze.
Il piano decennale di Terna si concentra su grandi infrastrutture volte a supportare l'integrazione delle fonti rinnovabili all'interno del sistema nazionale. Con un budget di oltre 23 miliardi di euro, il piano include l'ampliamento della rete elettrica con l'obiettivo di incrementare la capacità di trasporto fino a quasi 39 gigawatt entro il 2034. Tra i progetti principali figurano Tyrrhenian Link, Adriatic Link e Sacoi 3, che vedranno investimenti complessivi di circa sei miliardi di euro.
Gli investimenti pianificati rappresentano un aumento del 10% rispetto al precedente piano e prevedono un'enfasi particolare sulle interconnessioni internazionali, con un aumento previsto della capacità di trasporto del 40%. Il Tyrrhenian Link, che collegherà Sicilia, Sardegna e Campania, è uno dei progetti più importanti e sarà completato entro il 2028. Altri progetti chiave includono l'Adriatic Link, che unirà Abruzzo e Marche, e Sacoi 3, che collegate Sardegna, Corsica e Toscana. Questi progetti saranno realizzati in collaborazione con università locali e start-up per garantire innovazione e sviluppo economico sul territorio.
Un elemento cruciale del piano di Terna è la gestione delle crescenti richieste di connessione per impianti rinnovabili e data center. Le statistiche mostrano una domanda totale di oltre 348 gigawatt per fonti rinnovabili e 277 gigawatt per sistemi di accumulo, numeri che superano le previsioni nazionali. I data center, in particolare, hanno visto un aumento vertiginoso delle richieste, salendo da 30 gigawatt a fine 2024 a oltre 39 gigawatt a febbraio 2025.
Per affrontare queste sfide, Terna ha introdotto un sistema di microzone geografiche, suddividendo il territorio nazionale in 76 aree specifiche. Questo approccio permetterà di studiare in modo più dettagliato le esigenze di connessione all'interno di ciascuna zona e di quantificare la capacità aggiuntiva di fonti rinnovabili che può essere integrata nella rete. L'obiettivo è quello di ridurre inefficienze e sovrapposizioni, garantendo una gestione sostenibile delle risorse e una maggiore efficienza operativa. La stabilità e la qualità del servizio offerto dalla rete italiana hanno attratto investitori internazionali, consolidando la posizione del Paese come polo di eccellenza nel settore energetico.