Cronaca
Rinascita del Morbillo in Europa: Un Allarme Sanitario
2025-03-14

Un allarme è stato lanciato il 13 marzo scorso dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) riguardo all’aumento dei casi di morbillo nell’Europa e nell’Asia centrale. Nel 2024, questa malattia virale ha visto un aumento significativo, con quasi 127mila casi registrati e numerosi decessi. Paesi come Romania e Kazakistan sono tra quelli più colpiti, mentre l'attenzione si concentra sulla necessità urgente di migliorare le strategie di vaccinazione.

Nel corso degli ultimi anni, il numero di casi di morbillo era diminuito drasticamente, ma negli ultimi tempi una tendenza inversa si è manifestata. Secondo i dati forniti dall’Oms, circa metà delle persone infette hanno richiesto cure ospedaliere, con i bambini sotto i cinque anni che rappresentano una quota consistente dei casi. Hans Kluge, direttore regionale dell’Oms, ha evidenziato la necessità di rafforzare le campagne vaccinali per proteggere la popolazione dai rischi legati a questa patologia altamente contagiosa.

Il declino della copertura vaccinale durante il periodo pandemico di covid-19 è considerato uno dei principali fattori responsabili di questo incremento. Circa mezzo milione di bambini non avevano ricevuto la prima dose del vaccino nel 2023, compromettendo notevolmente la sicurezza sanitaria della comunità. Le complicazioni associate al morbillo possono essere gravi, comprendendo problemi respiratori e neurologici che richiedono interventi immediati.

Prima del recente aumento, dal 1997 i casi erano diminuiti costantemente, toccando un minimo storico nel 2016. Tuttavia, già nel 2018 e 2019 segnali preoccupanti avevano cominciato ad emergere. Oggi, l’Europa rappresenta un terzo dei casi globali di morbillo, confermando l'urgenza di azioni preventive.

La ripresa del morbillo su scala europea sottolinea quanto sia essenziale mantenere alti livelli di vaccinazione per garantire la salute pubblica. Esperti sanitari invitano ora tutti i governi a concentrarsi sulle politiche di prevenzione, promuovendo maggiore consapevolezza sui benefici delle vaccinazioni e riducendo gli ostacoli all’accesso ai servizi sanitari.

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