Nel cuore di un governo in trasformazione, l'annuncio del presidente colombiano Gustavo Petro ha gettato una luce sui movimenti interni della sua amministrazione. Petro ha richiesto formalmente ai ministri e ai direttori dei dipartimenti amministrativi di presentare le loro dimissioni, mirando a riallineare il governo con le aspettative del popolo. Questa decisione è stata comunicata pubblicamente attraverso i social media il 9 febbraio, seguita da significative reazioni all'interno del gabinetto.

L'incontro tenuto tra Petro e i suoi ministri il giorno successivo si è rivelato particolarmente intenso, durando oltre cinque ore e trasmesso in diretta televisiva. Durante questa sessione, il presidente ha espressamente criticato la mancanza di progressi nelle riforme sociali promesse durante la sua campagna. L'atmosfera tesa ha portato alla dimissione di diversi membri chiave del governo, inclusa Susana Muhamad, la ministra dell'Ambiente. Muhamad, che aveva recentemente guidato la conferenza COP16, ha dichiarato che la sua decisione era estremamente difficile ma necessaria, evidenziando tensioni interne non risolte.

Il cambiamento nel governo di Petro riflette un impegno verso la trasparenza e la responsabilità. Le dimissioni successive di altri funzionari, come Jorge Rojas e Juan David Correa, hanno ulteriormente sottolineato la necessità di una ristrutturazione. Nonostante le controversie legate alla presenza di Armando Benedetti, collaboratore indagato per irregolarità, il presidente ha ribadito la sua determinazione a mantenere un governo conforme alle aspirazioni progressive del paese. Questo periodo di transizione rappresenta un'opportunità per rafforzare l'impegno verso politiche sociali e ambientali più solide, puntando a un futuro migliore per tutti i colombiani.