Il panorama assicurativo italiano si presenta preoccupante per gli automobilisti, con un aumento significativo del costo medio dei premi nel 2024. Secondo i dati ufficiali, l'incremento registrato nei mesi finali dell'anno rispetto al trimestre precedente è evidente, con variazioni che toccano picchi in diverse zone del Paese. Le associazioni di consumatori hanno espresso forti critiche verso le compagnie, accusandole di aumenti non giustificati. Inoltre, disparità territoriali sono state segnalate come elemento problematico.
La situazione finanziaria legata ai premi auto mostra un incremento sostanziale, con una media nazionale che supera i 419 euro. Questo valore rappresenta un'aumento annuale del 6,6%, un dato allarmante se confrontato con le cifre pre-pandemiche. La tendenza positiva negli ultimi anni sembra essere stata interrotta, accentuando la pressione economica sui consumatori italiani.
Le cause di questo rialzo vengono attribuite a vari fattori. Tra questi, vi è un maggiore numero di sinistri registrati, unitamente a differenze regionali nella percezione del rischio. Tuttavia, alcune province mostrano incrementi più marcanti rispetto ad altre, come Roma, dove l'aumento annuale ha raggiunto il +10,3%. L'analisi statistica evidenzia che, mentre il costo medio era precedentemente stabile, ora si sta espandendo in modo esponenziale, causando preoccupazione tra i cittadini.
Le differenze tra le province italiane mettono in luce una disparità significativa. Ad esempio, il divario economico tra Napoli e Aosta è cresciuto del 8,6% rispetto all'anno precedente, pur essendosi ridotto nel lungo periodo. Queste discrepanze alimentano le critiche delle associazioni di consumatori, che denunciano pratiche commerciali non trasparenti da parte delle compagnie assicurative.
Organizzazioni come Codacons hanno evidenziato che l'impatto complessivo degli aumenti sul parco automobilistico nazionale equivale a una perdita di quasi 2,2 miliardi di euro. Questo scenario crea disagio particolare in città come Roma, spesso indicate come "pecora nera" del sistema assicurativo nazionale. Le autorità settoriali, come l'Ivass, hanno richiesto maggior trasparenza e analisi approfondita per comprendere le dinamiche sottostanti a queste variazioni tariffarie. Un cambiamento strutturale potrebbe essere necessario per garantire equità e accessibilità ai servizi assicurativi per tutti gli automobilisti italiani.