Secondo un recente studio pubblicato dall'Istituto di Vigilanza sul settore assicurativo (Ivass), i prezzi delle polizze responsabilità civile auto in Italia hanno registrato un incremento significativo. Tra gennaio 2021 e luglio 2024, il premio medio è salito del 12,6%. Questa crescita segna una netta inversione rispetto alla tendenza precedente, che aveva visto una riduzione del 25,3% tra il 2014 e il 2021. L'incremento attuale è stato attribuito principalmente all'aumento dell'inflazione, sebbene sia rimasto inferiore a quello osservato in altri paesi europei.
Nel periodo considerato, l'analisi territoriale ha rivelato differenze significative tra le varie regioni d'Italia. Il centro del Paese ha registrato l'aumento più elevato (+15,5%), seguito dal nord (+14,1%). Il sud ha mostrato un incremento minore (+11,1%), pur partendo da un livello già più alto. Inoltre, gli assicurati più giovani, in particolare i conductori under-25, sono stati maggiormente penalizzati con un aumento del +23,4%, mentre per gli over-60 l'aumento è stato del +12,1%. La classe di merito ha anche influito: i titolari della prima classe del bonus-malus hanno visto un incremento del 13,1%, contro il 17,8% per gli altri assicurati.
Dall'inizio del 2023, gli aumenti annuali sono stati rispettivamente del 6,1% e del 5% in termini nominali. Questi cambiamenti hanno portato il costo medio della polizza da 364 euro nel 2021 a 416 euro nel novembre 2024, determinando un aggravio complessivo di 1,7 miliardi di euro per gli italiani.
Massimiliano Dona, presidente dell'Unione Nazionale Consumatori, ha espresso preoccupazione per questa tendenza, sottolineando come la liberalizzazione del mercato avesse portato a una diminuzione dei prezzi fino al 2021. Tuttavia, l'inversione di rotta a partire dal 2023 sembra essere legata all'inflazione generale piuttosto che ai veri costi di riparazione e pezzi di ricambio. Dona spera che, con l'inflazione ora sotto il 2%, i prezzi possano tornare a scendere nel 2025.
L'aumento dei premi delle polizze RC auto rappresenta un ulteriore peso sulle spalle degli automobilisti italiani, soprattutto per i gruppi più vulnerabili come i giovani neopatentati. Questa situazione solleva interrogativi sulla necessità di un maggiore controllo sui prezzi e sugli incentivi per favorire politiche tarifararie più equilibrate. Da un lato, è importante garantire la sostenibilità economica delle compagnie assicurative; dall'altro, è fondamentale proteggere i consumatori da aumenti ingiustificati. Si spera che futuri interventi regolatori possano trovare un equilibrio tra questi obiettivi contrastanti.