Nel corso della mattina del 29 aprile, l'azienda Red Eléctrica Española (Ree), controllata dallo Stato spagnolo, ha annunciato il ristabilimento quasi completo dell'erogazione di energia a livello nazionale. Questo intervento è seguito ad un'improvvisa interruzione generale avvenuta alle 12.33 del giorno precedente. Sebbene la fornitura elettrica sia stata ripristinata, i settori dei trasporti pubblici urbani continuano ad essere colpiti da problemi significativi. Gli esperti stanno attualmente investigando le cause di tale evento, considerando anche ipotesi come quella di un sabotaggio.
Il blackout ha messo in evidenza alcune fragilità del sistema energetico spagnolo, nonostante la sua diversificazione delle fonti di energia. Nel 2024, secondo dati forniti dall'azienda Ree, l'energia eolica rappresentava la principale fonte di produzione con il 23,2% del totale, seguita dall'energia nucleare con il 20%. L'energia solare fotovoltaica si è posizionata al terzo posto con il 17%, superando per la prima volta le centrali a ciclo combinato, che contribuiscono con il 13,6%. Anche l'idroelettricità riveste un ruolo importante, fornendo il 13,3% del consumo nazionale.
Tuttavia, malgrado questa distribuzione equilibrata delle risorse, il sistema rimane vulnerabile ad oscillazioni impreviste di potenza. Un esempio lampante è l'interruzione durata cinque secondi, durante la quale ben 15 gigawatt sono scomparsi dalla rete. Tale situazione ha portato all'instabilità del sistema, influenzando anche paesi confinanti come il Marocco e il Portogallo, che hanno subito gli effetti collaterali del black-out spagnolo.
In un contesto in cui la Spagna è nota per essere un esportatore netto di energia verso i propri vicini europei, questo evento ha sollevato interrogativi sulla sicurezza e sull'affidabilità del sistema energetico nazionale. Le autorità locali, guidate dal premier Pedro Sánchez, hanno promesso una completa trasparenza durante le indagini in corso.
L'impatto del blackout sulle infrastrutture urbane mette in luce la necessità di miglioramenti tecnologici e strategici per garantire una maggiore resilienza. La transizione verso un sistema energetico più moderno e sicuro rappresenta una priorità fondamentale per evitare futuri episodi simili, che potrebbero avere conseguenze ancora più gravi su scala nazionale e internazionale.