L'uscita di Carlos Tavares da Stellantis ha sollevato molte discussioni. Il suo compenso totale non supera i 35 milioni di euro, comprendendo stipendio e bonus. Nel frattempo, Stellantis affronta un periodo difficile con ricavi e profitti in calo, ma prevede segnali positivi per il 2025. Gli operai esprimono insoddisfazione per il premio di risultato e le modifiche alla linea di produzione della 500 ibrida a Mirafiori sono in corso.
Nel contesto del suo distacco da Stellantis, Carlos Tavares ha ricevuto un compenso che, pur significativo, non raggiunge le ipotesi più alte. Composto principalmente dallo stipendio e dai bonus, l'ammontare totale non supera i 35 milioni di euro. Questa cifra riflette sia la paga base che le compensazioni legate ai risultati a lungo termine, mentre mancano incentivi a breve termine.
Tavares ha guadagnato oltre 23 milioni di euro come salario nel 2024, una diminuzione rispetto al precedente anno. Non ha ottenuto incentivi immediati, ma ha ricevuto 20 milioni per obiettivi a lungo termine. Inoltre, ha beneficiato di 12 milioni aggiuntivi: 2 milioni come indennità di licenziamento secondo le norme olandesi e 10 milioni come parte di un accordo transattivo. Questo pacchetto finanziario, dettagliato nel bilancio presentato presso l'autorità di controllo statunitense, è stato oggetto di discussione pubblica.
Gli ultimi sviluppi all'interno di Stellantis hanno portato ad importanti cambiamenti produttivi e reazioni contrastanti da parte dei lavoratori. La produzione della 500 ibrida a Mirafiori rappresenta un passo cruciale per il futuro dell'azienda. Gli interventi per modificare il layout dello stabilimento torinese dovrebbero permettere la realizzazione dei primi prototipi già a maggio.
I sindacati e gli operai hanno espresso malcontento riguardo al premio di risultato, che varia tra 630 e 830 euro lordi, nonostante non siano stati raggiunti gli obiettivi finanziari. Le proteste a Pomigliano e Torino evidenziano le tensioni tra la direzione e i dipendenti. La Fiom sostiene che le responsabilità non devono essere scaricate sui lavoratori, mentre altri sindacati chiedono di ridiscutere l'accordo. Lo stabilimento si fermerà ad aprile per installare nuove attrezzature, anticipando i tempi rispetto al mese classico delle ferie. Questi cambiamenti mirano a rilanciare la produzione e invertire la tendenza negativa registrata nel 2024.