Un film norvegese diretto da Dag Johan Haugerud, "Love" è destinato a raggiungere i cinema il 17 aprile. Presentato in concorso al Festival di Venezia e anticipato al Bolzano Film Festival Bozen con la presenza del regista, questa opera esplora le dinamiche delle relazioni amorose contemporanee. Come parte di una trilogia che include "Dreams" e "Sex", il film indaga su forme di intimità al di là dei vincoli imposti dalle relazioni convenzionali. Attraverso storie personali e dialoghi sinceri, "Love" mette in luce la sessualità femminile e la libertà di scelta emotiva.
Nel cuore pulsante della Norvegia moderna, il film segue Marianne, un medico pragmatico interpretato da Andrea Bræin Hovig, e Tor, un infermiere compassionevole incarnato da Tayo Cittadella Jacobsen. Nel contesto quotidiano del loro lavoro all’ospedale, nasce una profonda amicizia fondata sulla condivisione di esperienze personali e riflessioni sulle proprie vite sentimentali. Una serata particolare si svolge su un traghetto che attraversa il fiordo di Oslo, dove Tor rivela la sua inclinazione per incontri casual con viaggiatori solitari. Marianne, invece, si ritrova coinvolta in una relazione complessa con un uomo divorziato, padre di famiglia, le cui vite sono intrecciate in modi imprevisti.
Con un linguaggio visivo elegante e narrazioni autentiche, "Love" cattura l'essenza di due anime alla ricerca di connessioni genuine in un mondo spesso dominato da norme rigide. La regia di Dag Johan Haugerud riesce a trasmettere emozioni intense e complesse, offrendo uno sguardo fresco e innovativo sul tema universale dell'amore.
Dal punto di vista di chi osserva, "Love" rappresenta un importante passo avanti nella rappresentazione cinematografica delle relazioni umane. Esso invita il pubblico a riflettere sulle limitazioni poste dalle convenzioni sociali e ad aprire la mente alle possibilità illimitate dell'intimità e dell'autenticità. Questa opera ci ricorda che l'amore, nella sua forma più pura, è sempre un atto di coraggio e scoperta personale.