Nel panorama attuale, una recente indagine ha rivelato un interessante quadro delle sfide affrontate dai giovani italiani nella gestione della propria identità digitale e reale. Lo studio, condotto da Bva Doxa per conto di Lenovo, evidenzia come molti rappresentanti della Generazione Z sperimentino difficoltà emotive e relazionali. Questa ricerca, che ha coinvolto mille persone nell'età compresa tra i 18 e i 64 anni, mette in luce un'inquietante discrepanza tra il mondo online e quello offline, con conseguenze significative sulla salute mentale dei giovani.
Nell'inizio dell'anno, un'indagine approfondita ha esplorato le dinamiche emotive dei giovani italiani. Gli esperti hanno scoperto che quasi la metà (45%) dei Zoomer si sentono vittime di frustrazione, ansia e solitudine. La ricerca ha evidenziato che più di un terzo degli intervistati tra i 18 e i 28 anni preferisce esprimersi online piuttosto che in presenza fisica. Tuttavia, tre quarti di loro desiderano avere conversazioni profonde con i propri cari nella vita reale.
La presidente di Telefono Amico Italia, Cristina Rigon, ha sottolineato l'importanza di non nascondere o reprimere le emozioni, incoraggiando i giovani a cercare aiuto quando necessario. L'intervento professionale è visto come uno strumento cruciale per acquisire la fiducia necessaria a comunicare apertamente. In risposta a questa crescente necessità, Lenovo ha fornito tecnologia avanzata per supportare l'organizzazione nel fornire assistenza continua attraverso WhatsApp, un canale di comunicazione familiare ai giovani.
Pietro Parodi, leader di PR & Communication di Lenovo in Italia, ha enfatizzato l'importanza di promuovere un utilizzo consapevole della tecnologia, sostenendo servizi di ascolto che facilitano discussioni sincere tra i giovani e le persone a loro care.
Dall'angolo del giornalista, questo studio offre una prospettiva illuminante sulle sfide emotive e relazionali che affliggono la Generazione Z. Sottolinea l'urgenza di creare ponti tra il mondo virtuale e quello reale, offrendo spazi sicuri dove i giovani possano esprimersi liberamente. È fondamentale che società e istituzioni collaborino per fornire strumenti e supporti adeguati, garantendo che la tecnologia sia un mezzo per migliorare il benessere, piuttosto che un ostacolo alla sua realizzazione.