La prestigiosa banca svizzera UBS ha recentemente annunciato una ristrutturazione significativa che coinvolge il taglio di 180 posti di lavoro in Italia, pari a un terzo del totale. Questo piano è stato comunicato ai sindacati attraverso lettere ufficiali, mentre la sede italiana e la società di servizi di custodia patrimoniale subiranno le maggiori riduzioni. Nonostante ciò, alcune aree cruciali come l'investment banking e il settore di consulenza aziendale rimangono intatte. L'azienda dichiara che l'Italia resta una posizione strategica per il futuro sviluppo dell'azienda.
Secondo fonti interne, la decisione deriva dalla necessità di armonizzare operativamente la succursale italiana e la struttura della UBS Fiduciaria. Le modifiche sono state introdotte in un momento delicato, poiché solo tre mesi fa si è completata l'integrazione con Credit Suisse. Durante questo periodo, i dipendenti hanno affrontato carichi di lavoro crescenti e processi di apprendimento intensi. I rappresentanti dei lavoratori hanno espresso forti preoccupazioni riguardo alle modalità di gestione di questa riduzione del personale, chiedendo maggiore trasparenza sulla strategia aziendale e sottolineando l'importanza di misure alternative per proteggere i posti di lavoro.
I sindacati locali hanno reagito immediatamente, sollecitando un incontro per discutere le modalità di riduzione degli esuberi e promuovendo opzioni come la riqualificazione interna e l'utilizzo del fondo di solidarietà. Si spera che queste discussioni possano portare ad un accordo equilibrato tra le parti interessate.
In parallelo, Sergio Ermotti, amministratore delegato di UBS, continua a essere uno dei banchieri più pagati in Europa. La sua retribuzione annuale, che include compensi fissi e variabili, supera i 16 milioni di dollari. Tale cifra riflette il ruolo centrale svolto da Ermotti nella gestione efficace dell'azienda, specialmente durante l'integrazione con Credit Suisse.
Nonostante le tensioni attuali, UBS afferma che l'Italia rimane un mercato chiave per il suo futuro sviluppo. La banca continua a sottolineare la sua impegno verso la crescita nel paese, anche se sta intraprendendo azioni difficili per adeguarsi alle nuove esigenze del mercato globale. Il dialogo con i sindacati e la ricerca di soluzioni innovative potrebbero contribuire a mitigare gli effetti negativi delle riduzioni del personale.