Finanza
Il Futuro del Mercato dei Servizi per Animali Domestici in Italia
2025-04-14

Nel 2024, il panorama del business legato agli animali domestici sta subendo un cambiamento significativo. Le aziende italiane stanno spostando l’attenzione verso servizi di alta qualità, come toelettatura e fisioterapia specializzata, lasciando gradualmente da parte la produzione e vendita di cuccioli e mangimi. Secondo dati raccolti da Unioncamere e InfoCamere, il settore registra quasi 27.000 imprese attive, con una crescita notevole nel campo dei servizi veterinari e di benessere animale (+39,4% negli ultimi cinque anni). Questa trasformazione riflette non solo un cambiamento economico ma anche culturale, dimostrando come gli italiani considerino sempre più i propri animali come membri a pieno titolo della famiglia.

L'Evolution del Mercato Pet: Un Cambio Radicale

In un contesto caratterizzato da sfide economiche e sociali, le attività legate ai servizi per animali domestici stanno prosperando. In particolare, regioni come la Lombardia si pongono alla testa del mercato con oltre 3.860 imprese operative. La Campania e il Lazio seguono con numeri altrettanto impressionanti. Nel Nord Italia, dove si concentra un numero elevato di servizi di cura, la Lombardia ed Emilia-Romagna insieme contano quasi 1.600 attività dedicate al benessere animale. Al contrario, nel Sud, la Campania e la Sicilia mostrano una forte presenza nel commercio al dettaglio di piccoli animali. Queste dinamiche indicano che le esigenze dei proprietari di animali stanno evolvendo verso soluzioni personalizzate e di alta qualità.

Un aspetto interessante è rappresentato dalla crescita del settore alimentare per animali domestici, con cibi sempre più specifici e adatti alle esigenze individuali delle varie specie. Questo fenomeno ha portato a un aumento del 28% dal 2019. Allo stesso tempo, alcuni settori tradizionali, come l'allevamento di conigli e il commercio all’ingrosso di mangimi, hanno registrato un calo significativo.

Dai dati emerge chiaramente come alcune regioni abbiano sfruttato meglio questa opportunità economica. Ad esempio, la Sicilia mantiene una posizione importante malgrado la contrazione generale del settore, con oltre 2.191 imprese attive. Il Veneto, invece, si distingue per il numero di allevamenti di conigli.

Da un punto di vista territoriale, le tendenze mostrano una redistribuzione delle attività: mentre il Nord investe maggiormente nei servizi di cura, il Sud si focalizza sul commercio al dettaglio. Questa diversificazione indica un’adattabilità crescente del settore alle esigenze locali.

LaPet Economy italiana sta vivendo un momento cruciale, orientandosi verso un futuro centrato sui servizi di benessere e sulla qualità della vita degli animali domestici.

Guardando al futuro, appare chiaro che il settore si trova in una fase di transizione significativa. Gli italiani stanno riconsiderando il rapporto con i propri animali domestici, passando da una prospettiva puramente pratica a una visione più umana e compassionevole. Questo cambiamento culturale porta con sé nuove opportunità imprenditoriali e occupazionali, evidenziando come il benessere degli animali possa diventare un pilastro fondamentale dell'economia locale.

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