La dirigenza del Milan ha intrapreso una svolta decisiva con l'inserimento di Igli Tare nel ruolo di direttore sportivo. Questa mossa, come affermato dall'amministratore delegato Giorgio Furlani, riflette la necessità di una figura di comprovata competenza e visione per guidare la squadra verso nuovi successi. L'intenzione è quella di correggere gli squilibri del passato e porre le basi per un futuro solido, caratterizzato da una gestione oculata e strategica.
Tare ha espresso una chiara visione per il mercato: non una radicale trasformazione, ma un'aggiunta mirata di elementi chiave. L'attenzione sarà rivolta a posizioni specifiche, con l'obiettivo di rafforzare la squadra e renderla nuovamente in grado di competere per i trofei. Questo approccio cauto e ponderato consentirà al Milan di lavorare con maggiore serenità durante la settimana, concentrandosi sulla costruzione di un'identità di gioco definita e sulla coesione del gruppo.
Una delle principali carenze identificate nella scorsa stagione è stata la mancanza di una leadership incisiva. L'arrivo di Luka Modric, benché inizialmente sorprendente, si inserisce perfettamente in questa logica. La sua presenza è vista come fondamentale per infondere esperienza e carisma nello spogliatoio. Oltre a Modric, il piano prevede l'innesto di altri due o tre giocatori esperti, affiancati da un gruppo numeroso di giovani talenti, per creare una squadra bilanciata e ambiziosa.
Per sostenere il modulo tattico preferito da Allegri, il Milan si concentrerà sull'acquisizione di un terzino sinistro e uno destro, oltre a un possibile difensore aggiuntivo in caso di partenze. Il centrocampo sarà oggetto di un'attenta revisione, con la ricerca di un mediano che possa agire da perno davanti alla difesa, fondamentale per la costruzione del gioco. Anche l'attacco vedrà nuovi innesti, con l'identificazione di un centravanti con caratteristiche diverse rispetto a quelle attuali, capace di fare la differenza nell'area avversaria.
Mike Maignan è stato confermato come un pilastro fondamentale per il futuro del Milan, nonostante le voci di mercato che lo hanno riguardato. Per quanto riguarda Rafael Leao, Tare ha espresso fiducia nelle sue potenzialità, definendolo un bravo ragazzo con le capacità per diventare un grande campione. Sul fronte delle uscite, la partenza di Theo Hernandez è una possibilità concreta, sebbene non ancora definitiva. La situazione di Zlatan Ibrahimovic, invece, è stata chiarita come un ruolo più legato alla proprietà e agli aspetti commerciali, con un distacco dalla gestione sportiva diretta, al fine di evitare confusioni passate e ristabilire un ordine preciso all'interno della società.