Negli ultimi mesi, New York ha visto un incremento significativo delle sue riserve auree. Secondo dati ufficiali, oltre 600 tonnellate di lingotti d’oro sono state accumulate dal mese di dicembre. Questa spostazione di risorse preziose dall'estero agli USA solleva interrogativi sulle motivazioni che stanno alla base di questa decisione. John Reade, esperto del World Gold Council, ha evidenziato come tale quantità di oro non sia tipica per la città americana, suggerendo una situazione eccezionale.

La preoccupazione per possibili dazi sull'oro sta spingendo le banche e gli investitori statunitensi a trasferire il metallo prezioso all'interno dei confini nazionali. Le minacce tariffarie contro Canada e Messico hanno indotto molti ad anticipare misure protezionistiche che potrebbero influenzare anche l'importazione di oro. Esperti come Nikos Kavalis di Metals Focus temono che queste tariffe possano estendersi a tutte le importazioni, creando incertezza nel mercato. Di conseguenza, le riserve d'oro a Londra e altrove si sono ridotte, mentre Singapore e la Svizzera hanno aumentato notevolmente le loro spedizioni verso gli USA, vuotando i propri caveau.

L'interesse per l'oro continua a crescere, alimentato da diversi fattori. Le banche centrali, in particolare, continuano ad acquistare oro per rafforzare le proprie riserve, contribuendo al sostegno dei prezzi. Gli investimenti nei paesi emergenti, specialmente in Cina e India, hanno registrato un aumento significativo, accompagnato da una maggiore domanda di gioielleria. Inoltre, negli ultimi tempi, è stata osservata una ripresa degli investimenti in oro nei paesi occidentali, riflettendo preoccupazioni economiche globali. Questi elementi combinati indicano un futuro promettente per il valore dell'oro, con previsioni di ulteriori incrementi nei prossimi mesi.