Cronaca
Il Risveglio di Zsörk: Un Villaggio Fantasma che Torna alla Vita per un Giorno
2025-01-16

Ogni anno, il 20 agosto, un pellegrinaggio insolito si avvia da Pápateszér, in Ungheria. Trattori con rimorchi, carrozze trainate da cavalli e veicoli fuoristrada convergono verso la piccola cappella di Santo Stefano a Zsörk, un villaggio ormai deserto. Questo evento riunisce non solo i residenti locali ma anche visitatori provenienti da aree circostanti. La giornata si conclude con una celebrazione religiosa seguita da un banchetto comunitario, evocando l'atmosfera dei primi cristiani. Il sindaco Béla Völfinger descrive come quest'occasione sia fonte di unità e tradizione per la comunità locale.

Zsörk, oggi parte del comune di Pápateszér, ha una storia che risale al tredicesimo secolo. Il suo primo documento ufficiale risale al 1249, quando apparteneva al castello di Karakó. Nel corso dei secoli, il controllo del villaggio è passato tra diverse famiglie nobili, fino a quando nel Settecento la famiglia Eszterházy lo ha trasformato in un fiorente centro agricolo, piantando vigne e alberi da frutta. La cappella, costruita all'inizio dell'Ottocento, testimonia la lunga presenza umana in questa terra. Tuttavia, con l'avanzare del tempo, la mancanza di servizi essenziali e l'abbandono delle attività agricole hanno portato alla graduale desertificazione del villaggio, che oggi ospita solo fauna selvatica e turisti occasionali.

La natura ha ripreso possesso di Zsörk, ricoprendo le case abbandonate con vegetazione rigogliosa. Tra gli alberi da frutto e i noccioli crescono piante spontanee, mentre api e uccelli popolano l'aria. Le tracce della vita umana sono ancora visibili nei mobili lasciati indietro e nelle botti dimenticate. In particolare, una giacca datata agli anni settanta offre uno spaccato del recente passato del villaggio. Nonostante l'abbandono, Zsörk continua ad attirare l'attenzione di coloro che sognano di vivere in isolamento, anche se i tentativi di rianimarlo sono stati limitati dalla complessità della situazione.

Una coppia di ricercatori, Judit Csikvári e Dávid Bársony, ha acquistato proprietà a Zsörk con l'intento di creare un frutteto ecologico, promuovendo un modello agricolo sostenibile. Sebbene non ci siano prove visibili del loro progetto, l'iniziativa dimostra un interesse crescente per la preservazione e la valorizzazione del territorio. Tuttavia, problemi come i vandalismi e l'intrusione di turisti senza permesso rappresentano ostacoli significativi. Nonostante ciò, il sindaco di Pápateszér mantiene ottimismo per il futuro, sperando che Zsörk possa diventare una destinazione turistica attraente grazie a nuovi progetti in corso di sviluppo.

L'annuale pellegrinaggio a Zsörk rivela un intreccio unico di storia, natura e comunità. Per un giorno, questo villaggio fantasma torna a essere il cuore pulsante di una tradizione che lega il passato al presente. L'evento mette in evidenza non solo la bellezza della natura rigenerata, ma anche la resilienza della cultura locale che resiste attraverso i tempi, invitando a riflettere su come preservare e valorizzare luoghi come Zsörk in modo sostenibile e rispettoso.

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