Nel contesto degli Internazionali d'Italia, il preparatore fisico di Jannik Sinner, Simone Vagnozzi, ha espresso alcune riflessioni significative sul periodo di assenza del giovane talento tennistico. Vagnozzi minimizza l'emozione legata al ritorno di Sinner, affermando che questa volta è tutto più semplice rispetto alle sfide affrontate in precedenza. L'allenatore discute anche la gestione della pausa forzata e i benefici potenziali derivanti da tale interruzione. Nonostante ciò, riconosce le difficoltà legate all'arrivo a Roma con una scarsa attività competitiva recente. L'obiettivo principale per Sinner è quello di recuperare il ritmo necessario prima della prestigiosa competizione parigina.
Simone Vagnozzi, coach di uno dei nomi più promettenti del tennis mondiale, ha fornito un quadro chiaro riguardo alla situazione attuale del suo atleta. Secondo lui, il ritorno di Jannik Sinner rappresenta un'opportunità per ripartire con maggiore serenità dopo un anno particolarmente difficile. Questo periodo di pausa, sebbene imprevisto, è stato gestito nel miglior modo possibile, cercando di trarre vantaggio dagli aspetti positivi. Tuttavia, Vagnozzi ammette che mancare così tanto tempo dal campo non è mai un vantaggio reale, considerato che negli ultimi cinque mesi hanno partecipato solo a due tornei.
L'attenzione si sposta ora sulla capitale italiana, dove l'obiettivo è chiaro: giocare il maggior numero di partite possibili per recuperare forma e ritmo. Questo sarà essenziale per prepararsi adeguatamente per Roland Garros, un evento cruciale nella carriera di qualsiasi tennista professionista. Vagnozzi enfatizza l'importanza di questo passaggio, sottolineando come il gioco consistente sia fondamentale per tornare al massimo delle proprie capacità.
Infine, Vagnozzi tocca argomenti più personali, come le relazioni all'interno del circuito e il ruolo dei vari membri dello staff. Riguardo ai messaggi di sostegno ricevuti durante la squalifica di Sinner, esprime sorpresa per l'appoggio proveniente da colleghi inaspettati. Quando viene sollevato il nome di Kyrgios, l'allenatore scarta l'idea con leggerezza. Inoltre, discute brevemente il proprio futuro come allenatore, dichiarando di sentirsi in grado di gestire autonomamente il lavoro, ma valorizzando l'importanza di collaborare con figure esperte come Nick Cahill, definito uno dei migliori coach al mondo.
L'impegno di Sinner e del suo team è quindi focalizzato su un obiettivo comune: recuperare la forma ottimale attraverso una serie di incontri significativi. Con l'aiuto di un allenatore consapevole delle sfide e determinato a superarle, il giovane tennista sembra pronto a intraprendere un nuovo capitolo della sua carriera, mirando a risultati importanti nei prossimi mesi.