Cronaca
Impatto dei Dazi Americani sul Sudest Asiatico
2025-04-07

Gli Stati Uniti hanno recentemente imposto pesanti tariffe doganali su numerosi paesi del sudest asiatico, scatenando una tempesta economica che potrebbe avere conseguenze profonde sulla regione. Con dazi variabili tra il 17 e il 49 per cento, nazioni come Cambogia, Laos, Vietnam, Thailandia, Indonesia, Malaysia e Filippine si ritrovano ad affrontare un'improvvisa minaccia alle loro economie in crescita. Questa mossa, interpretata come uno sforzo per contenere l'influenza cinese, sta colpendo duramente alcune delle più vulnerabili economie asiatiche.

Nel tentativo di mettere sotto pressione la Cina, Washington ha mirato alla catena di approvvigionamento del gigante asiatico, ma il prezzo è pagato dai paesi meno sviluppati della regione. Il Vietnam, in particolare, si trova al centro della tempesta commerciale, essendo diventato un importante hub per le aziende multinazionali americane come Nike, Intel e Apple. Le esportazioni vietnamite verso gli Stati Uniti hanno raggiunto livelli significativi, con l'elettronica e il tessile che rappresentano gran parte del PIL nazionale.

L'industria tessile vietnamita, ad esempio, è particolarmente a rischio, con migliaia di posti di lavoro in bilico. Secondo Duong Thi Ngoc Dung, vicepresidente dell'Associazione tessile e abbigliamento del Vietnam, molte aziende potrebbero essere costrette a chiudere, lasciando senza lavoro numerosi cittadini. Gli effetti collaterali di questa politica economica non riguardano solo i capitali cinesi presenti nella regione, ma anche le classi medie emergenti e i fornitori locali.

Inoltre, lo spostamento degli investimenti cinesi verso queste nazioni ha contribuito notevolmente alla loro crescita economica. Tagliarli fuori dal mercato statunitense compromette le loro prospettive di sviluppo e potrebbe spingerli ulteriormente nell'orbita strategica della Cina. A questo proposito, il presidente cinese Xi Jinping pianifica visite nel Vietnam, Malaysia e Cambogia, offrendo un'apparente alternativa all'isolamento economico.

Non tutto è perduto per Hanoi, tuttavia. I dazi entreranno in vigore solo il 9 aprile, concedendo tempo per negoziare. Il vicepremier vietnamita Hồ Đức Phớc è previsto per visitare gli Stati Uniti, mentre funzionari di Vietnam Airlines e VietJet si recano a New York per discutere con la Boeing. Misure come l'abbassamento dei dazi su importazioni statunitensi e l'autorizzazione operativa per Starlink mostrano un approccio diplomatico da parte vietnamita.

Il premier vietnamita Pham Minh Chinh vede questa sfida come un'opportunità per diversificare i mercati di esportazione e promuovere uno sviluppo sostenibile. L'obiettivo è ridurre la dipendenza dagli Stati Uniti e ampliare la rete commerciale globale.

La situazione rimane complessa e dinamica. Sebbene le trattative possano aprire nuove porte, la sfida principale sarà quella di trovare un equilibrio tra la protezione delle industrie locali e l'attraversamento di periodi difficili. La capacità dei governi asiatici di adattarsi a queste circostanze determinerà il futuro della loro stabilità economica.

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