Nel tentativo di mitigare l'impatto economico della crisi energetica, il governo italiano sta lavorando su un decreto che dovrebbe essere presentato al Consiglio dei ministri. Questo provvedimento, inizialmente previsto per martedì, è stato rinviato a venerdì. Le misure proposte includono sussidi alle imprese e un allargamento del bonus sociale per le famiglie con redditi inferiori a certi limiti. Inoltre, si prevede un intervento significativo per ridurre la differenza tra i costi del gas all'ingrosso in Italia e quelli europei, nonché una riforma nel settore idroelettrico. Le piccole e medie imprese, già pesantemente colpite da aumenti delle bollette, richiedono urgenti provvedimenti.
L'introduzione di nuovi meccanismi di sostegno mira a alleviare la pressione economica sulle famiglie e le imprese italiane. Il governo sta valutando opzioni per estendere l'accesso al bonus sociale, considerando diverse fasce di reddito e introducendo potenziali modifiche ai limiti attuali dell'Indicatore di Equivalenza Economica (Isee). Gli esperti stanno esplorando soluzioni per bilanciare equità e efficienza, assicurando che chi ne ha più bisogno riceva l'aiuto necessario.
Le discussioni riguardano anche l'incremento del limite Isee, come avvenne precedentemente sotto il governo Draghi, o l'introduzione di un nuovo sistema basato sui livelli di reddito. Questi cambiamenti potrebbero beneficiare un numero maggiore di famiglie e fornire un sollievo finanziario significativo. Inoltre, il ministro dell'Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin, propone di eliminare la discrepanza tra i prezzi del gas all'ingrosso in Italia e quelli europei, con un costo stimato di circa 200 milioni di euro. Tale intervento potrebbe risparmiare fino a 1,3 miliardi di euro ai consumatori, soprattutto alle imprese. Un altro aspetto in esame è la rinnovazione delle concessioni idroelettriche, condizionata alla possibilità per il Gestore dei Servizi Energetici (Gse) di ritirare parte dell'elettricità prodotta.
Le piccole e medie imprese sono particolarmente colpite dagli aumenti delle bollette energetiche. Con un incremento medio del 24% nell'ultimo anno, la competitività delle aziende italiane risulta compromessa rispetto ad altri paesi europei. Organizzazioni come Confcommercio-Imprese per l'Italia e Cna hanno evidenziato la necessità di interventi immediati per contenere i costi e migliorare la situazione economica generale.
Il decreto Bollette dovrà includere provvedimenti specifici per le piccole e medie imprese, che subiscono gli effetti più gravi degli aumenti energetici. È fondamentale affrontare sia la riduzione dei costi operativi che la progressiva sterilizzazione degli oneri generali di sistema. Inoltre, nella riunione del Consiglio dei ministri prevista per venerdì, sarà presentato un disegno di legge delega sul nucleare. Questo testo legislativo, insieme ai decreti successivi, mira a reintrodurre un quadro giuridico per la gestione e il controllo delle centrali nucleari in Italia, apportando cambiamenti significativi nel panorama energetico nazionale.