Cronaca
Intervento Israele per Proteggere la Comunità Drusa in Siria
2025-04-30

Nel corso di un'intervento militare avvenuto il 30 aprile, Israele ha lanciato un segnale chiaro alle autorità siriane riguardo alla protezione della comunità drusa. Questa azione è stata intrapresa dopo due giorni di scontri confessionali che hanno causato trenta vittime nella regione. I conflitti tra gruppi armati legati al regime attuale e combattenti drusi si sono estesi a diverse località intorno a Damasco, suscitando preoccupazione internazionale. L'attacco israeliano è stato descritto come un atto di avvertimento contro forze estremiste coinvolte nel conflitto.

Gli ultimi eventi risvegliano ricordi dei massacri avvenuti a marzo, quando più di millesettecento persone persero la vita nella regione di Latakia, prevalentemente appartenenti alla minoranza alawita. Con l'ex presidente Bashar al-Assad deposto da una coalizione ribelle guidata dagli islamisti, le tensioni confessionali continuano ad essere all'ordine del giorno. Gli scontri iniziarono a Jaramana, una zona con una consistente popolazione drusa, e si espansero successivamente a Sahnaya, causando tredici morti.

Il primo ministro Benjamin Netanyahu e il ministro della difesa Israel Katz hanno confermato, attraverso un comunicato ufficiale, che l'esercito israeliano ha agito per evitare attacchi contro i drusi. In particolare, le forze israeliane hanno mirato a un gruppo estremista che stava pianificando aggressioni verso civili innocenti. Nella dichiarazione, Israele ha richiesto al governo siriano di assumersi responsabilità maggiori per garantire la sicurezza delle minoranze religiose.

I combattimenti a Sahnaya hanno visto undici civili uccisi da gruppi armati, secondo fonti ufficiali citate dall'agenzia di stampa Sana. Due combattenti drusi sono stati altresì segnalati tra le vittime. La sera precedente, rappresentanti del governo e leader drusi avevano raggiunto un accordo per porre fine agli scontri a Jaramana, ma la situazione rimaneva instabile. L'episodio scaturiva da un messaggio audio diffuso sui social network, ritenuto blasfemo, attribuito erroneamente a un membro della comunità drusa.

In questo contesto delicato, la setta drusa, originariamente radicata nel mondo musulmano, si trova sempre più vulnerabile nei paesi del Medio Oriente, inclusa la Siria. Le azioni recenti dimostrano quanto sia cruciale la ricerca di soluzioni diplomatiche per preservare la pace intercomunale e ridurre le tensioni in una regione già afflitta da decenni di conflitti.

L'intervento israeliano ha evidenziato non solo la necessità di proteggere le minoranze religiose, ma anche l'importanza di promuovere la cooperazione regionale per evitare futuri episodi di violenza. Le autorità siriane devono ora dimostrare la loro determinazione a mantenere la stabilità e garantire la sicurezza per tutte le comunità presenti nel Paese.

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