Nell'ambito del settore olivicolo italiano, si sta assistendo a una trasformazione significativa. Durante il recente convegno presso SOL2EXPO, è emersa l'opportunità di utilizzare la crisi produttiva come spunto per riposizionarsi positivamente sul mercato. Secondo gli analisti, i prezzi in continua crescita dovuti alla scarsità di offerta stanno riducendo il divario tra l'olio extravergine comunitario e quello 100% italiano. Questo avvicinamento ha reso più attraente il prodotto italiano, nonostante il suo prezzo più elevato. Inoltre, negli ultimi tre anni, le vendite all'interno del paese hanno subito una contrazione quantitativa ma un aumento significativo in termini di valore. L'esportazione verso mercati esteri, come Stati Uniti, Germania e Corea del Sud, ha mostrato segnali promettenti, con incrementi percentuali notevoli. Il consumo globale è cresciuto costantemente, specialmente nei paesi extra-UE.
Nel contesto della fiera SOL2EXPO, si è svolto un importante convegno dedicato al mercato dell’olio di oliva in Italia e in Europa. Gli esperti hanno evidenziato come la crisi produttiva possa essere vista come un'opportunità per migliorare la posizione del settore nel mercato. La penuria di offerta a livello nazionale e internazionale ha portato a un incremento dei prezzi medi, che ha ridotto il divario economico tra l'olio extravergine comunitario e quello 100% italiano. Questo cambiamento ha reso l'olio italiano più appetibile per i consumatori, anche se il suo costo rimane superiore. Nel periodo compreso tra il 2022 e il 2024, le vendite interne sono diminuite in termini di volume, ma hanno registrato un notevole aumento in valore. L'esportazione verso mercati chiave come Stati Uniti, Germania e Corea del Sud ha mostrato un dinamismo impressionante, con incrementi percentuali significativi sia in termini di volume che di valore. Inoltre, nel corso degli ultimi vent'anni, il consumo mondiale di olio d’oliva è aumentato progressivamente, soprattutto nei paesi extra-Unione Europea.
Da un punto di vista giornalistico, questa evoluzione rappresenta un passo importante verso la valorizzazione del prodotto italiano. L'industria olivicola italiana ha l'opportunità di rafforzare la propria identità e qualità, educando i consumatori alla consapevolezza del valore reale dell'olio extravergine di oliva. Questo processo potrebbe contribuire a consolidare la reputazione dell'Italia come leader mondiale nella produzione di oli di alta qualità, promuovendo ulteriormente la Dieta Mediterranea e le sue proprietà benefiche per la salute.