Proiettato per la prima volta durante la Festa del Cinema di Roma, San Damiano ha catturato l'attenzione del pubblico grazie alla sua narrazione autentica e allo stile cinematografico senza compromessi. Realizzato da Gregorio Sassoli e Alejandro Cifuentes, il film si concentra su Damian, un uomo in fuga dal passato, che atterra a Roma con poche speranze ma grande determinazione.
In un contesto dove la vita quotidiana è segnata dalla lotta per la sopravvivenza, Damian rappresenta molto più di una figura isolata. Egli diventa il riflesso di una comunità intera, costretta a vivere ai margini della società moderna. La scelta di ambientare il documentario nella zona attorno alla Stazione Termini non è casuale; questo luogo simboleggia sia l'inizio che la fine per molti viaggiatori, inclusi quelli che cercano un rifugio temporaneo o definitivo.
Damian incontra Sofia, una donna forte e carismatica che cambia radicalmente il corso della sua vita. Questo incontro non è solo una semplice relazione amorosa, ma un tuffo nel cuore pulsante di una comunità emarginata. L'amore tra Damian e Sofia è alimentato dalle stesse difficoltà che li circondano, rendendo il loro legame ancora più significativo e complesso.
Tuttavia, questa storia d'amore non è esente da conflitti. Il mondo caotico della Stazione Termini, con le sue regole invisibili e i suoi drammi quotidiani, agisce come un terzo personaggio nel racconto. I contrasti tra Damian e gli altri membri della comunità mettono in luce questioni profonde sul senso di appartenenza e l'identità personale. Nonostante tutto, Damian trova in questo ambiente un sostegno insperato, qualcosa che assomiglia a una famiglia.
Il documentario affronta temi delicati, spingendo lo spettatore a riflettere sul proprio ruolo nella società. La vita dei senzatetto viene mostrata senza filtri, rivelando aspetti spesso ignorati o sottovalutati. Damian, con la sua aspirazione di diventare un cantante, simboleggia l'importanza delle passioni e dei sogni anche nei momenti più bui.
San Damiano ci ricorda che ogni persona, indipendentemente dalle circostanze, merita rispetto e dignità. La vulnerabilità di Damian, unita alla sua resilienza, crea un ritratto umano straordinariamente toccante. Questo film non è solo un resoconto visivo, ma un invito ad agire e a cambiare le nostre prospettive.
Successivamente alle proiezioni, Gregorio Sassoli e Alejandro Cifuentes parteciperanno a dibattiti con critici, intellettuali e associazioni del Terzo Settore. Questi incontri offrono l'opportunità di approfondire ulteriormente i temi trattati nel documentario e di discutere possibili soluzioni per migliorare le condizioni dei senzatetto.
Attraverso queste discussioni, emerge la necessità di una maggiore consapevolezza e impegno da parte della società civile. Il dialogo aperto stimola riflessioni importanti sui sistemi sociali e sugli aiuti disponibili per chi vive al limite della sopravvivenza. Inoltre, l'impatto emotivo del film si traduce spesso in azioni concrete, promuovendo solidarietà e collaborazione tra diverse comunità.