Il passo significativo intrapreso dall'Unione europea per riavvicinarsi alla Siria. Il 27 gennaio, l'UE ha avviato una procedura volta a ridurre le restrizioni economiche imposte al paese durante i conflitti precedenti. Questa decisione, annunciata dalla capo della diplomazia europea, Kaja Kallas, mira a ristabilire relazioni commerciali e politiche con Damasco. La tabella di marcia concordata dai ministri degli esteri dei ventisette stati membri prevede misure specifiche per alleviare le condizioni economiche del paese mediorientale.
L'iniziativa è stata accolta positivamente dal governo siriano. Asaad al Shaibani, ministro degli esteri siriano, ha espresso ottimismo riguardo all'impatto che questa mossa potrebbe avere sulla vita quotidiana dei cittadini siriani e sullo sviluppo del paese. L'UE intende sostenere la ricostruzione post-bellica attraverso l'eliminazione graduale delle sanzioni, specialmente nei settori dell'energia, dei trasporti e delle istituzioni finanziarie. Tuttavia, alcuni membri dell'UE hanno espresso riserve, richiedendo garanzie concrete da parte del governo siriano in materia di transizione politica.
Questo cambiamento di rotta rappresenta un segnale importante per la stabilità e il progresso della regione. L'UE dimostra volontà di collaborare costruttivamente con la Siria, promuovendo lo sviluppo economico e sociale del paese. Anche se esistono precauzioni e condizioni, questo passo apre la strada a nuove opportunità per entrambe le parti. Inoltre, la visita di una delegazione russa a Damasco evidenzia l'interesse internazionale crescente per la stabilizzazione della Siria e per la protezione degli interessi strategici nella zona.