Il 27 gennaio, la città di Goma, situata nella provincia orientale del Nord Kivu in Repubblica Democratica del Congo, è diventata il teatro di intensi scontri tra le forze armate congolese e i ribelli dell'M23, supportati da soldati ruandesi. Questo conflitto ha suscitato preoccupazione internazionale, con l'appello urgente per un incontro tra i presidenti dei due paesi previsto per il 29 gennaio a Nairobi. La situazione si è ulteriormente complicata con accuse reciproche e richieste di sanzioni dal governo congolese.
Nel cuore della regione delle Grandi Laghi africane, la tensione è aumentata notevolmente quando migliaia di militari ruandesi hanno attraversato il confine entrando a Goma il giorno precedente. L'operazione, condotta insieme ai ribelli dell'M23, ha portato all'occupazione della città e alla dichiarazione di "liberazione" fatta dai ribelli. Tuttavia, questa azione ha scatenato reazioni immediate da parte del governo congolese, che ha accusato il Ruanda di avergli "dichiarato guerra". Le autorità congolese hanno espresso la loro preoccupazione per la sicurezza dei civili e hanno chiamato a una risposta diplomatica d'urgenza.
La comunità internazionale non è rimasta in silenzio. Il ministro degli esteri francese Jean-Noël Barrot ha espressamente condannato l'offensiva militare durante un'intervista a Bruxelles, mettendo in guardia contro la possibilità che Goma potesse cadere nelle mani dei ribelli. Intanto, la situazione sul terreno rimane incerta, con rapporti contrastanti sui movimenti delle truppe e sui combattimenti avvenuti lungo il confine tra Congo e Ruanda.
Il conflitto nell'est della Repubblica Democratica del Congo ha già causato una grave crisi umanitaria, con centinaia di migliaia di persone costrette a lasciare le proprie case. Le Nazioni Unite hanno rilevato che più di 400mila sfollati sono stati registrati dall'inizio dell'anno. Di fronte a questo scenario, il governo keniano ha organizzato un vertice urgente a Nairobi, sperando che possa facilitare un dialogo tra i leader di Congo e Ruanda. Nel frattempo, Kinshasa ha sollecitato il Consiglio di Sicurezza ONU ad adottare misure punitive contro i responsabili politici e militari ruandesi.
L'imminente incontro a Nairobi rappresenta un'opportunità cruciale per stabilizzare la situazione. La diplomazia avrà un ruolo fondamentale nel mediare tra le parti coinvolte e nel cercare soluzioni durature per porre fine ai conflitti ricorrenti in questa instabile regione dell'Africa centrale. Mentre attendono lo svolgimento del vertice, entrambi i governi devono fare tutto il possibile per proteggere i civili e prevenire ulteriori escalation della violenza.