La Fiorentina affronta una sfida cruciale contro il Panathinaikos, con l'obiettivo di rovesciare lo svantaggio subito in Grecia. Per fare ciò, i viola dovranno contare su prestazioni solide e strategie efficaci. Il ritorno di De Gea rappresenta un elemento chiave, mentre altre scelte tattiche potrebbero influenzare il risultato finale.
Le formazioni previste mostrano come entrambe le squadre abbiano predisposto line-up pensati per massimizzare attacco e difesa. La Fiorentina punta sulla forza offensiva con Kean e Gudmundsson, mentre il Panathinaikos si fida della solidità difensiva guidata da Maksimovic e Ingason.
La Fiorentina deve adottare un approccio aggressivo per vincere questa partita fondamentale. Palladino ha deciso di schierare una formazione 3-5-2 che sfrutta al meglio la velocità degli attaccanti e la robustezza dei difensori centrali.
Nella rosa vi sono anche elementi importanti come Adli e Folorunsho, pronti a entrare in gioco se necessario. L'allenatore ha scelto De Gea come portiere titolare, garantendo maggiore sicurezza sotto la porta. In difesa, Comuzzo, Pongracic e Ranieri formano una barriera impenetrabile, mentre Dodò e Gosens assicurano supporto ai lati. Al centro del campo, Fagioli, Cataldi e Mandragora coordinano l'azione offensiva, fornendo assist cruciali a Gudmundsson e Kean.
L'approccio del Panathinaikos è basato sulla stabilità difensiva combinata con colpi rapidi e letali. Rui Vitoria ha optato per una formazione 4-3-2-1 che mette in evidenza sia la resistenza fisica che la precisione tecnica.
Con Lodygin in porta, la difesa è composta da nomi esperti come Maksimovic e Ingason, capaci di contenere qualsiasi minaccia avversaria. Nel centrocampo, Ounahi, Siopis e Arao lavorano insieme per intercettare palle e lanciare contropiedi veloci. Tete e Djuricic aggiungono creatività alla mezzala, preparando terreno per Swiderski, l'attaccante designato a segnare gol decisivi. Questa strategia mira a bilanciare resistenza e aggressività, rendendo il Panathinaikos un avversario formidabile.