Cronaca
La Scomparsa di un Tesoro Culturale: Roberto De Simone
2025-04-10

Un riflessione profonda sulla figura irripetibile di Roberto De Simone, musicologo e compositore napoletano. Egli rappresentava non solo una fonte inesauribile di cultura popolare locale, ma anche il custode di tradizioni orali e musicali che rischiano di svanire con il passare del tempo. La sua opera La Gatta Cenerentola, pur essendo un capolavoro teatrale, non ha mai trovato uno spazio fisso nella città di Napoli, forse a causa delle complesse dinamiche istituzionali della città. De Simone ci lascia con un'eredità culturale immensa, ma anche con la sfida di preservare le radici misteriose e spirituali della musica napoletana.

Una Vita Dedica alla Musica Popolare Napoletana

Nel cuore vibrante di Napoli, dove ogni angolo racconta storie antiche, si è spenta una voce fondamentale della cultura popolare italiana: Roberto De Simone. Nella sua dimora trasformata in museo, egli accoglieva visitatori con lo stesso entusiasmo con cui aveva raccolto e trascritto canti e danze ancestrali. Il suo contributo principale fu quello di dare forma scritta e sonora a ciò che fino ad allora era stato tramandato oralmente da generazioni di donne intorno ai fuochi notturni, celebrando la fine del Carnevale con tamburi e lamenti. Queste tradizioni, secondo De Simone, furono messe in crisi dal Concilio Vaticano II, che abolì forme religiose popolari sostituendole con pratiche più standardizzate. Il suo monumento letterario, La canzone napolitana, rimane un invito a riscoprire queste radici perdute.

Da giornalista, mi sento ispirato dalla visione di De Simone sul valore dell'imponderabile nella nostra vita moderna. In un'epoca dominata dall'efficienza e dalla razionalità, la sua opera ci ricorda l'importanza di ascoltare le voci silenziate del passato per arricchire il presente. Salvaguardare questo patrimonio significa onorare non solo la memoria di chi ce lo ha donato, ma anche il nostro futuro come comunità culturale.

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