L'imminente ciclo elettorale tedesco, pur essendo un evento significativo, non è destinato a produrre grandi cambiamenti nel panorama macroeconomico globale. Le dinamiche politiche interne suggeriscono una coalizione centrista con margini di manovra limitati, mentre i principali driver economici rimangono concentrati negli Stati Uniti e in Cina. Questo scenario prevede la continuazione delle attuali tendenze economiche e di mercato, compresi l'indebolimento dell'euro e il calo dei tassi d'interesse. Gli investitori devono prepararsi a un contesto caratterizzato da stabilità relativa ma con potenziali vulnerabilità legate alla domanda globale e alle politiche commerciali internazionali.
Implicazioni Economiche e di Mercato
Nel breve termine, le attuali condizioni economiche tedesche sono destinate a persistere. La crescita economica resterà debole, anche se leggermente migliorata rispetto all'anno precedente, e l'inflazione continuerà a scendere. Questo scenario favorirà ulteriori diminuzioni nei rendimenti obbligazionari e mantenrà l'euro in posizioni deboli. La modesta espansione fiscale prevista dalla Germania non sarà sufficiente a modificare sostanzialmente i fondamentali degli investimenti, ma potrebbe contribuire a ridurre gli spread obbligazionari all'interno dell'Eurozona, escludendo la Francia.
La performance del settore azionario tedesco dipenderà in gran parte dall'adattamento delle aziende locali alle nuove condizioni del mercato globale. Un eventuale rafforzamento della demanda cinese o una mitigazione del protezionismo statunitense potrebbero offrire importanti vantaggi per le quotazioni borsistiche. Tuttavia, la vulnerabilità delle imprese tedesche alle tendenze globali rimane un elemento di incertezza. Il prossimo governo, probabilmente più favorevole agli affari, potrebbe stimolare un moderato ottimismo nel mercato azionario, ma la crescita interna continua a essere frenata dalla debole domanda e dalla concorrenza estera.
Dinamiche Politiche e Prospettive di Cambiamento
Il sistema elettorale tedesco impone restrizioni significative alle possibili combinazioni di coalizioni di governo. Partiti considerati estremi dal mainstream, come l'AfD, hanno ridotto le opzioni di formazione di maggioranze solide. Le coalizioni più probabili coinvolgono partiti centristi, ma queste alleanze saranno inevitabilmente limitate nella loro capacità di implementare riforme radicali. Una coalizione tripartita potrebbe emergere come ultima risorsa, ma ridurrebbe ulteriormente la libertà di manovra politica.
La necessità di investimenti pubblici è sempre più evidente, data la perdita di competitività strutturale e la crescente concorrenza cinese. Malgrado la disoccupazione sia ancora bassa, le insolvenze aziendali stanno aumentando rapidamente. L'Europa ha identificato misure chiave per stimolare la crescita economica, come incrementare gli investimenti nelle infrastrutture e promuovere l'innovazione. Tuttavia, la resistenza politica tedesca a modificare il freno costituzionale al debito ostacola l'implementazione di tali strategie. Anche se la Germania dispone di uno spazio fiscale considerevole, con un rapporto debito/PIL relativamente basso, la volontà politica per sfruttarlo resta limitata. Le sfide interne ed esterne richiedono approcci innovativi, ma si prevede solo una spinta fiscale nominale entro il 2026.