Nell'apertura incerta dei mercati europei, l'attenzione si concentra sui possibili dazi e gli sviluppi della situazione in Ucraina. Le quotazioni del Ftse Mib mostrano una leggera crescita del 0,3% a 38.470 punti, con particolari evidenze su aziende come Campari e Bper, mentre Tenaris registra un calo significativo. La minaccia di nuovi dazi da parte degli Stati Uniti continua a generare apprensione, influenzando negativamente la fiducia degli investitori. Nel frattempo, i verbali della Fed rivelano una posizione cauta sugli interessi, sottolineando rischi derivanti da cambiamenti politici e economici globali.
I mercati finanziari europei hanno avuto un'inizio contrastato, riflettendo l'incertezza attorno a questioni commerciali e geopolitiche. In particolare, le preoccupazioni riguardano le potenziali conseguenze di nuove tasse sulle esportazioni verso gli Stati Uniti. Queste misure potrebbero colpire settori chiave come automobili, semiconduttori, farmaci e materiali da costruzione. L'amministrazione americana ha annunciato piani per introdurre dazi del 25%, suscitando timori tra i trader e gli analisti.
Inoltre, i documenti ufficiali della Federal Reserve hanno rafforzato l'idea che i tassi di interesse rimarranno elevati se l'economia globale resterà robusta e l'inflazione non diminuirà. Gli esperti hanno segnalato possibili effetti negativi sui prezzi dovuti a variazioni nelle politiche commerciali e migratorie, interruzioni nella catena di fornitura e un aumento della spesa dei consumatori. Questi fattori combinati creano un ambiente di incertezza per gli investitori.
Gli eventi macroeconomici sono stati limitati, con l'attenzione focalizzata principalmente sui dati americani relativi alle richieste di disoccupazione, l'indice delle condizioni future e le scorte petrolifere. Nell'ambito dei titoli di stato, lo spread tra il Btp italiano e il Bund tedesco è stabile a 108 punti base. Il rendimento del decennale italiano ha registrato un incremento al 3,63%, mentre quello tedesco si mantiene al 2,55%. Fra le materie prime, il petrolio Brent supera i 76 dollari al barile, e l'oro è quotato a 2.954 dollari l'oncia. Sul mercato valutario, l'euro si stabilizza a 1,044 dollari, mentre il dollaro scende a 150,3 yen. Infine, nel mondo delle criptovalute, Bitcoin raggiunge i 96.800 dollari.
L'instabilità economica e le tensioni commerciali continuano a plasmare l'andamento dei mercati europei. La prospettiva di nuovi dazi e l'incertezza geopolitica contribuiscono a un clima di prudenza e cautela tra gli operatori finanziari. Le decisioni future dell'amministrazione statunitense e le reazioni dei mercati globali saranno cruciali per determinare le tendenze future nell'investimento e nelle finanze internazionali.