Nel panorama finanziario italiano, le azioni e gli strumenti finanziari gestiti dagli intermediari hanno registrato un aumento significativo. Secondo il Bollettino Statistico dell'Autorità di Borsa, la componente in titoli di società quotate a Milano è aumentata del 20,8% rispetto al 2023, mentre i fondi comuni hanno mostrato una crescita del 11,5%. A fine anno, il valore complessivo degli strumenti finanziari ammontava a 4.052 miliardi di euro, con un incremento annuo del 3,4%. Questa tendenza riflette l'ottimo andamento dei mercati azionari e la ridotta attrattiva degli strumenti a reddito fisso, influenzati dal calo dei tassi d’interesse.
In un contesto economico dinamico, all'inizio del 2025 si evidenzia come, durante l'anno precedente, il patrimonio gestito dai principali operatori italiani abbia raggiunto la cifra record di 1.621 miliardi di euro, segnando un aumento del 7,5%. Tale crescita è stata particolarmente sostenuta dalle gestioni patrimoniali individuali, che rappresentano il 65,3% del totale, insieme ai fondi aperti e chiusi, rispettivamente con incrementi del 22,8% e del 9,1%. Nel settore dei fondi comuni, la raccolta netta ha superato i 48,6 miliardi di euro.
Gli utili delle società gestite da intermediari italiani sono stati notevoli, con un utile netto che ha toccato i 1.865 milioni di euro, in crescita di 400 milioni rispetto al 2023. L'aumento delle commissioni nette, pari a 625,7 milioni di euro, ha compensato l'incremento dei costi operativi e delle imposte. Anche le società di intermediazione mobiliare hanno migliorato la propria redditività, chiudendo l'anno con un utile netto di 98,7 milioni di euro, grazie all'efficienza operativa e all'aumento del risultato netto delle negoziazioni.
Infine, nel 2024, tutti i volumi relativi alla prestazione di servizi di investimento sono aumentati: il collocamento di strumenti finanziari è salito del 10,1%, mentre la negoziazione in conto proprio ha registrato un incremento impressionante del 74,5%. Gli ordini eseguiti e ricevuti hanno mostrato un aumento del 10% e del 7,8%, rispettivamente. Inoltre, i premi lordi derivanti dalla distribuzione di prodotti assicurativi prevalentemente finanziari hanno raggiunto un picco del 32,6%, grazie soprattutto alle polizze unit linked.
Dall'analisi emergono importanti indicazioni per il futuro del mercato finanziario italiano. La crescita sostenuta dimostra un cambiamento nei comportamenti degli investitori, che preferiscono ora strumenti più redditizi come le azioni. Questo fenomeno suggerisce che gli intermediari devono continuare ad adeguarsi alle nuove esigenze del mercato, offrendo soluzioni innovative e strategie mirate per massimizzare i rendimenti. Per i lettori, questa tendenza rappresenta un'opportunità di approfondire la conoscenza sui diversi strumenti finanziari disponibili, scegliendo quelli più consoni ai propri obiettivi di investimento.