Il leader laburista britannico, Keir Starmer, ha recentemente presentato una serie di provvedimenti volti a modificare le politiche sull'immigrazione legale del paese. Annunciati durante un evento ufficiale a Downing Street, questi cambiamenti intendono rafforzare i criteri per ottenere la residenza permanente e limitare l'ingresso di lavoratori stranieri in vari settori. Le misure mirano anche ad adeguare il sistema educativo e professionale alle esigenze interne, riducendo la dipendenza dalle risorse esterne.
Nel corso di un discorso tenuto il 12 maggio, Starmer ha dichiarato che è necessario "riprendere il controllo delle frontiere" in un contesto in cui cresce l'influenza dell'estrema destra. Tra le nuove regole figura un prolungamento del periodo richiesto per ottenere la cittadinanza britannica da cinque a dieci anni, con alcune eccezioni per specifiche categorie professionali come medici, infermieri e specialisti nell'intelligenza artificiale. Questo approccio riflette l'intenzione di favorire determinate competenze nel mercato del lavoro nazionale.
Inoltre, si prevede un incremento dei requisiti linguistici per gli stranieri che desiderano stabilirsi nel Regno Unito, mentre verrà abbreviato il periodo consentito agli studenti internazionali di rimanere nel paese dopo aver completato i loro studi. Il settore sanitario per anziani, attualmente molto dipendente dalla manodopera estera, vedrà restrizioni significative nella possibilità di assumere personale proveniente dall'estero.
Le aziende britanniche sono incoraggiate a investire negli operai locali piuttosto che dipendere da forza lavoro sottopagata dall'estero. Secondo il premier, questo cambio di rotta permetterà al paese di ridurre drasticamente il numero di immigrati entro le elezioni legislative previste per il 2029. Tali iniziative rappresentano un tentativo di rispondere all'ascesa del partito Reform UK, guidato da Nigel Farage, che ha ottenuto successi significativi nelle ultime elezioni amministrative.
Il governo britannico affronta contemporaneamente la sfida di contenere l'afflusso di migranti attraverso la Manica, con oltre undicimila persone arrivate solo quest'anno. La riduzione dell'immigrazione netta è diventata una priorità strategica, vista l'aumento record registrato tra giugno 2023 e giugno 2024, pari a 728mila individui in più.
Grazie a queste riforme, il governo spera di soddisfare le esigenze della popolazione britannica, mitigando le tensioni sociali e politiche legate all'immigrazione. L'obiettivo finale è quello di creare un sistema più equilibrato e sostenibile, che promuova lo sviluppo interno senza sacrificare le relazioni internazionali essenziali.