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Scandalo delle Scommesse: Nuove Rivelazioni nel Calcio Italiano
2025-04-11

Un’indagine in corso ha portato alla luce un complesso sistema di scommesse illegali coinvolgendo calciatori di Serie A. Nessuna partita è stata truccata, ma le autorità hanno scoperto transazioni occulte tramite una gioielleria milanese. L’inchiesta si è allargata a dodici nuovi atleti e ha portato al sequestro di 1,5 milioni di euro.

I dettagli emergono dalle indagini della Procura di Milano, che hanno rivelato come alcuni calciatori abbiano utilizzato piattaforme non autorizzate per scommettere su vari sport. Il caso è esploso grazie ad analisi sui dispositivi sequestrati a due giocatori, Sandro Tonali e Nicolò Fagioli, coinvolti anche nella diffusione di tali piattaforme.

Gestione Ilecita delle Scommesse

Le indagini hanno evidenziato un sistema ben organizzato di gestione delle scommesse illegali. Gli inquirenti hanno scoperto che i calciatori ricevevano credito iniziale dagli organizzatori delle scommesse online. Quando accumulavano debiti consistenti, venivano indirizzati verso una gioielleria locale, dove effettuavano bonifici per simulare acquisti di orologi di lusso. Questa procedura mascherava i veri movimenti finanziari.

Il meccanismo era articolato e sofisticato. Gli atleti interessati non pagavano mai realmente per gli orologi acquistati; quest’ultimo serviva semplicemente come copertura legale per regolare i conti con i gestori delle scommesse. Le fatture emesse dalla gioielleria coprivano il flusso di denaro, permettendo alle operazioni di rimanere nascoste agli occhi del fisco. La Guardia di Finanza, grazie a questo schema, ha potuto intervenire sequestrando preventivamente una cifra significativa di denaro. Il sistema funzionava da diversi mesi, alimentato dalla necessità dei giocatori di colmare il tempo libero con attività ludiche.

Conseguenze Giudiziarie e Sportive

Le implicazioni legali e disciplinari per i calciatori coinvolti sono notevoli. Oltre ai due protagonisti principali, altre venti figure sono state inserite nei registri degli indagati. Per molti di loro, il reato ipotizzato è quello di aver partecipato a giochi non autorizzati, puniti con sanzioni amministrative. Tuttavia, la giustizia sportiva potrebbe intervenire ulteriormente, soprattutto se emergeranno prove di puntate dirette sulle competizioni ufficiali.

La situazione giuridica dei due calciatori più esposti, Sandro Tonali e Nicolò Fagioli, appare particolarmente delicata. Essi sono accusati non solo di aver partecipato attivamente alle scommesse illegali, ma anche di averne promosso la diffusione tra colleghi. Le autorità sostengono che abbiano facilitato l’apertura di conti e fornito incentivi economici ai partecipanti. Nel frattempo, il procuratore federale Giuseppe Chinè ha richiesto formalmente i risultati dell’indagine per valutare possibili violazioni del codice di giustizia sportiva. Se confermato che nessuno abbia scommesso su incontri di calcio, le sanzioni saranno limitate; altrimenti, le pene potrebbero essere severissime, con squalifiche durature e ingenti multe.

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