Negli Stati Uniti, il panorama dei podcast ha recentemente subito un cambiamento significativo. Fino a poco tempo fa, i programmi condotti da personalità maschili godevano di grande influenza, specialmente tra gli elettori del Partito Repubblicano. Tuttavia, l'emergere di una nuova voce femminile sta ribaltando questa tendenza. Kylie McDevitt Kelce, una sportiva professionista e madre di famiglia, ha lanciato "Not gonna lie", un podcast che in poche settimane ha conquistato milioni di ascoltatori, superando anche le più popolari emittenti maschili.

L'ascesa meteorica di questo programma non è solo una sorpresa per l'industria dei media, ma rappresenta anche un'inversione di tendenza culturale significativa. Diversamente dai tradizionali podcast politici, quelli di Kelce si concentrano su tematiche spesso trascurate come la maternità, lo sport femminile e le questioni sociali progressive. Questo approccio fresco e autentico ha permesso alla conduttrice di creare un legame profondo con il suo pubblico, offrendo contenuti genuini e ispiratori.

Kelce, allenatrice di hockey sul prato e moglie di un noto giocatore di football americano, porta nel mondo dei podcast una prospettiva unica. Le sue origini sportive e la sua vita familiare contribuiscono ad arricchire i dibattiti, introducendo nuove dimensioni alle discussioni politiche e sociali. Inoltre, il suo sostegno aperto al Partito Democratico e la volontà di affrontare argomenti spinosi hanno attratto un pubblico diversificato e curioso di nuove idee.

La risonanza ottenuta da "Not gonna lie" dimostra come i podcast possano evolversi, abbracciando voci diverse e promuovendo dialoghi inclusivi. L'impatto di Kelce va oltre i semplici numeri d'ascolto; rappresenta un segnale importante della crescente partecipazione delle donne nei media e nella sfera pubblica. Il futuro di questo movimento dipenderà dalla capacità di mantenere l'interesse del pubblico e di continuare a innovare, aprendo la strada a ulteriori cambiamenti positivi nel panorama mediatico americano.