In un omaggio al talento creativo della coppia formata da Titina Ammannati e Gianpiero Vitelli, l'esposizione "Abitare lo spazio" si tiene allo Spazio Balderi a Milano fino al 13 aprile. Curata da Porzia Bergamasco, Anna Maske ed Elisabetta Vitelli, questa retrospettiva celebra il percorso professionale dei due designer attraverso opere che hanno segnato la storia del design italiano. L’esposizione offre un’opportunità unica per scoprire come i loro contributi tecnologici e le soluzioni innovative abbiano influenzato la produzione industriale contemporanea.
Nel cuore di Milano, in una cornice moderna e accogliente, gli amanti del design possono immergersi in una mostra dedicata alla visionarietà di Ammannati e Vitelli. Nel corso di sette decenni, i due hanno rivoluzionato l’arredamento domestico introducendo materiali sperimentali e strategie modulari. Il visitatore è guidato attraverso ambientazioni complete, dove mobili configurabili e prodotti innovativi, come la poltrona lavabile “Multicover” e la serie “Sandwich”, mostrano l’avanguardia del loro approccio.
Gli anni Sessanta vedono l’inizio di una collaborazione fruttuosa con Rossi di Albizzate, durante la quale vengono sviluppati prodotti che definiscono il concetto di produzione in serie. Tra queste creazioni spiccano linee come “Pleinair” e il tavolino su ruote “Drink”. Negli anni Ottanta, lavorando con 4 Mariani, i due continuano a esplorare nuove frontiere con progetti come “Molto+ Di” e la poltrona “Palmito”.
L’esperienza culmina con pezzi realizzati per F.lli Longhi e Moroso, tra cui il tavolino “Quadro” e la poltrona-chaise longue “Noè”. Non mancano, infine, progetti d’interni di grande raffinatezza, come il restauro della Villa Troubetzkoy sul lago di Como.
Dall’uso del Rofoam e del Dacron all’introduzione del fiberglass, ogni dettaglio riflette la passione per la ricerca scientifica e l’attenzione ai bisogni delle persone.
La mostra non solo celebra il lavoro di due grandi menti creative ma invita anche a riflettere sull’importanza dell’innovazione sostenibile e della flessibilità nei processi produttivi. Oggi, più che mai, il mondo ha bisogno di pensatori capaci di combinare estetica, funzionalità e rispetto per l’ambiente. Ammannati e Vitelli ci ricordano che l’arte di abitare lo spazio va oltre il semplice disegno di oggetti: è una dichiarazione di intenti verso un futuro migliore.