Cronaca
Ex Capo di Stato Brasiliano Affronta Gravi Accuse
2025-03-27

Nel corso di un’udienza cruciale il 26 marzo, la Corte Suprema Federale del Brasile ha deciso che l’ex presidente di destra estrema Jair Bolsonaro deve affrontare un processo penale per aver presunto mente orchestrato un tentativo di colpo di stato. Cinque giudici hanno concordato all’unanimità che esistono prove sufficienti per procedere contro Bolsonaro, accusato di guidare una rete criminale con l'intento di restare al potere nonostante la sua sconfitta elettorale nel 2022. Il presidente attuale Luiz Inácio Lula da Silva ha espresso speranza che venga fatta giustizia mentre si trovava in Giappone. Bolsonaro, assente durante l’udienza, ha negato le accuse definendole infondate.

Le origini di questa controversia risalgono alle elezioni presidenziali del 2022, quando Bolsonaro subì una sconfitta contro Lula da Silva. Secondo gli investigatori, Bolsonaro avrebbe pianificato un piano dettagliato per sovvertire il sistema democratico brasiliano. Tale piano includeva persino l'omicidio di personalità politiche chiave come Lula e il suo vicepresidente Geraldo Alckmin, oltre a un giudice della corte suprema. Questo complotto, noto come "Pugnale Verde e Giallo", avrebbe coinvolto membri delle forze armate ed era programmato prima dell'insediamento di Lula il 1 gennaio 2023.

Il fallimento del colpo di stato è attribuito principalmente alla mancanza di sostegno da parte dei principali leader militari. Tuttavia, ci furono ulteriori tentativi di destabilizzazione politica, tra cui la ribellione di Brasilia avvenuta il 8 gennaio 2023, simile all'assalto al Campidoglio statunitense due anni prima. Le indagini hanno rivelato che Bolsonaro aveva anche partecipato alla stesura di un decreto segreto che prevedeva lo stato d'assedio e l'annullamento delle elezioni.

Nonostante le gravi accuse, Bolsonaro rimane determinato a tornare sulla scena politica nazionale, con ambizioni di candidarsi alle elezioni presidenziali del 2026. Tuttavia, indipendentemente dall’esito del processo, resta ineleggibile fino al 2030 a causa delle sue precedenti menzogne sul sistema elettorale elettronico. La decisione finale verrà emessa entro la fine dell'anno, garantendo così che non influenzi le future elezioni.

Questo caso rappresenta un momento storico per il Brasile, dove la democrazia è messa severamente alla prova. Sebbene l'ex presidente continui a difendersi dalle accuse, le implicazioni legali e politiche possono avere ripercussioni durature sul futuro del paese. La comunità internazionale osserva attentamente come il Brasile gestirà questa delicata situazione, sperando che la giustizia prevalga.

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