Un recente studio ha evidenziato le disparità economiche tra i comuni italiani, mettendo in luce una netta divisione territoriale e sociale. La ricerca si concentra sui dati del reddito medio dichiarato nel 2023, rivelando che Portofino, grazie alla presenza di illustri residenti, è al vertice della classifica con un reddito medio di 88.141 euro. Seguono Lajatico e Basiglio, mentre Cavargna occupa il fondo della lista con appena 6.570 euro. Le regioni più prosperose sono la Lombardia, il Trentino-Alto Adige e l'Emilia-Romagna, contrapposte alle zone meridionali come Calabria e Puglia.
Nel cuore del Tigullio, Portofino si distingue come il comune più ricco d'Italia, con un reddito medio annuale di oltre 88 mila euro, influenzato dalla residenza dell'ex premier Pier Silvio Berlusconi. Nella provincia di Pisa, Lajatico si piazza al secondo posto, grazie all'impronta lasciata da Andrea Bocelli, con quasi 58.358 euro. In terza posizione, Basiglio nella provincia di Milano, segnala un reddito di circa 46.799 euro. Tra le località più sfavorevoli, Cavargna, vicina al confine svizzero, registra un modesto reddito di soli 6.570 euro.
L'analisi dei capoluoghi provinciali conferma Monza e Bergamo come protagonisti, mentre Roma appare solo dodicesima. La spaccatura territoriale è evidente: le regioni settentrionali mostrano numeri superiori, con la Lombardia che supera i 26.734 euro, rispetto a cifre molto inferiori nel Mezzogiorno, dove Calabria e Puglia restano sotto i 18.000 euro.
Dal 2013, il reddito pro capite è aumentato del 20%, ma persistono forti differenze socioeconomiche. Solo il 5,7% della popolazione dichiara redditi superiori ai 55.000 euro, mentre più di un terzo rimane sotto i 15.000 euro.
Questo scenario sottolinea come l'Italia sia ancora divisa non solo geograficamente, ma anche in termini di benessere economico.
Guardando a queste cifre, emerge chiaramente come l'Italia continui a lottare contro disparità profonde. La crescita economica nazionale, sebbene positiva, non sembra aver ridotto significativamente le disuguaglianze regionali. Da un lato, vediamo comuni prosperi come Portofino, influenzati dalle figure prominenti che li abitano; dall'altro, comunità come Cavargna che faticano a mantenere un tenore di vita dignitoso. Questo ci invita a riflettere su politiche più equilibrate che possano garantire opportunità uniformi a tutti i cittadini italiani.