L'atmosfera di ottimismo che ha seguito l'inizio dell'amministrazione Trump si è rapidamente trasformata in preoccupazione per le possibili conseguenze delle politiche commerciali protezionistiche. Mentre alcuni esperti economici vedono un rischio crescente di recessione, altri sostengono che l'economia statunitense rimane resiliente e non è ancora pronta per una contrazione significativa.
Gli analisti finanziari stanno aumentando le loro previsioni di probabilità di recessione negli Stati Uniti, con Pimco che ora stimano questa possibilità al 35% entro il 2025. Questo aumento rispetto al 15% stimato a dicembre scorso riflette la crescente incertezza causata dalle politiche tariffarie. Alec Kersman di Pimco ha sottolineato che anche se la crescita economica potrebbe rallentare notevolmente, si prevede ancora un'espansione moderata tra l'1% e l'1,5%.
La banca d'affari Goldman Sachs ha rivisto leggermente al rialzo le sue stime, valutando ora il rischio di recessione nei prossimi dodici mesi al 20%, contro il precedente 15%. Gli economisti della banca hanno espresso la convinzione che i cambiamenti politici rappresentino il principale rischio, ma hanno anche suggerito che la Casa Bianca potrebbe modificare le proprie politiche se i segnali negativi diventassero più evidenti. Tuttavia, se l'amministrazione decidesse di mantenere le sue posizioni, il rischio di recessione potrebbe ulteriormente aumentare.
Non tutti condividono lo stesso pessimismo riguardo alla possibile recessione. Alcuni osservatori economici ritengono che l'economia americana non mostri segni di debolezza immediata. Il mercato del lavoro continua a mostrare segni di crescita, e la stabilità economica registrata alla fine dell'anno scorso suggerisce che una recessione non sia imminente. Esperti come David Kelly di JPMorgan Asset Management sottolineano la resistenza dell'economia americana, pur ammettendo che l'incertezza attuale stia avendo un impatto negativo.
Le voci contrarie sottolineano che le preoccupazioni passate su possibili recessioni erano spesso esagerate. Ricordiamo ad esempio le previsioni del 2022, quando alcuni predicevano una probabilità quasi certa di recessione, che poi non si sono avverate. Anche se gli economisti concordano sul fatto che il rischio di recessione sia effettivamente aumentato, esso resta comunque relativamente basso. L'incertezza sull'agenda economica dell'amministrazione Trump, specialmente in merito ai piani tariffari, contribuisce significativamente a questo clima di ansietà. Kelly ha descritto questa situazione come una "tassa sull'incertezza", che sta pesando sull'economia e sui mercati.