Il Libano ha intrapreso azioni diplomatiche per garantire il rispetto degli accordi internazionali. Il paese si è messo in contatto con le capitali di Washington e Parigi, cercando di ottenere un completo abbandono delle posizioni militari israeliane nel sud del territorio nazionale. Le autorità libanesi hanno espresso la loro preoccupazione riguardo alla presenza continua di truppe in cinque punti chiave, considerandola una forma di occupazione. Questa situazione contrasta con l'accordo di tregua stipulato, che prevedeva un ritiro totale entro una data specifica.
Nonostante le tensioni, vi sono segnali di normalizzazione nella vita quotidiana della popolazione locale. Gli abitanti stanno gradualmente riprendendo possesso dei propri villaggi, molti dei quali rimasti gravemente danneggiati durante i conflitti precedenti. La difesa civile ha riportato tragiche scoperte di vittime nelle zone vicine al confine, evidenziando la durezza lasciata dalla guerra. L'esercito libanese ha già assunto il controllo di diversi villaggi lungo la frontiera, mostrando prontezza nell'adempimento ai propri doveri di sicurezza.
L'appello alle Nazioni Unite per far valere la risoluzione 1701 sottolinea l'impegno del Libano a perseguire soluzioni pacifiche attraverso canali diplomatici. Il paese si impegna a risolvere le dispute in modo costruttivo, promuovendo la stabilità e la sicurezza nella regione. Questo atteggiamento riflette una visione positiva verso il futuro, incentrata sulla cooperazione internazionale e sul rispetto del diritto internazionale, per garantire pace e prosperità a tutti i popoli coinvolti.