Nel contesto della recente assemblea di Trieste, Mediobanca ha consolidato la sua influenza sul gruppo Generali, superando gli sforzi del consorzio guidato da Francesco Gaetano Caltagirone. La decisione è stata determinata dal sostegno massiccio degli investitori istituzionali e dei fondi internazionali, che hanno espresso chiara fiducia nel management corrente e nella strategia di gestione adottata. Con un risultato finale di circa il 36% del capitale favorevole a Mediobanca contro il 25,3% al blocco di Caltagirone, questa vittoria rappresenta una conferma significativa delle scelte attuali, ampliando ulteriormente il margine rispetto all'anno precedente.
La battaglia per il controllo delle sorti di Generali si è sviluppata in un clima particolarmente acceso. Il ruolo cruciale è stato svolto dagli investitori istituzionali, che hanno portato il proprio contributo fino a raggiungere quasi il 18% del capitale. A essi si sono aggiunti Mediobanca con il suo 13%, piccoli azionisti con quasi il 4%, e l'imprevisto appoggio dell'1,2% proveniente dalla Cassa Forense. Questa coalizione ha permesso di ottenere un saldo schiacciante contro le forze contrarie. Dall'altra parte, Caltagirone ha potuto contare sull'appoggio di importanti alleati come Delfin, Unicredit e Fondazione Crt, ma non è riuscito a colmare il divario.
Il presidente Andrea Sironi ha espresso ottimismo riguardo alla continuità del nuovo consiglio d'amministrazione, composto prevalentemente da rappresentanti della lista vincitrice. Tra i membri figura Philippe Donnet, amministratore delegato, che ha ribadito la necessità di mantenere Generali come una società pubblica indipendente, italiana ed internazionale. Le sue parole hanno chiarito che l'assemblea non era un referendum sulla joint venture con Natixis, bensì una scelta strategica per il futuro della compagnia.
L'attenzione ora si sposta sulla prima riunione del nuovo consiglio prevista per il 28 aprile, dove verranno distribuite le deleghe. Si tratta di un passo fondamentale per definire la struttura operativa e garantire una collaborazione armoniosa tra i vari componenti. Nonostante le tensioni recenti, l'obiettivo dichiarato è quello di lavorare in un ambiente pacifico e costruttivo.
Confermato il sostegno degli investitori internazionali e solidificata la leadership di Mediobanca, Generali sembra pronta a proseguire lungo la sua traiettoria di crescita. La sfida immediata sarà quella di affrontare con successo le opportunità e i rischi legati all'espansione internazionale e alle partnership strategiche, dimostrando che la scelta fatta dagli azionisti è orientata verso un futuro promettente per l'azienda.