Finanza
Mercati europei in ascesa mentre Wall Street incappa in difficoltà
2025-03-18

Il mercato finanziario europeo ha registrato un andamento positivo, contraddistinto da incrementi significativi, mentre Wall Street continua a subire perdite. In Italia, il Ftse Mib ha raggiunto punteggi notevoli, toccando livelli non visti dal 2007, con settori come quello automobilistico e le telecomunicazioni ad influenzare fortemente i movimenti. A livello internazionale, l'attenzione si è concentrata su questioni geopolitiche e monetarie, tra cui la telefonata tra Trump e Putin riguardante l'Ucraina e gli imminenti incontri delle banche centrali mondiali.

Nel cuore della Borsa italiana, l'indice Ftse Mib ha mostrato un aumento del 1,25%, posizionandosi a 39.508 unità, grazie all'interesse crescente per aziende come Iveco, Prysmian e Unicredit. L'azienda Iveco ha beneficiato di una particolare attenzione verso la sua divisione difesa, contribuendo al suo salto del 4,9%. Altri titoli in evidenza sono stati Prysmian (+3,8%) e Unicredit (+2,55%), mentre Telecom Italia ha segnato una caduta del -2,2%.

Con decisioni strategiche prese a livello europeo, il Parlamento ha approvato investimenti cruciali nel campo della difesa e delle infrastrutture, stimolando così lo sviluppo economico. Sul fronte internazionale, la telefonata tra il presidente statunitense Trump e il leader russo Putin ha messo in luce sforzi per raggiungere un cessate-il-fuoco in Ucraina, mentre gli investitori attendono ansiosamente le riunioni delle principali banche centrali mondiali.

Gli eventi futuri includeranno importanti interventi dalla Federal Reserve e dalla Bank of Japan domani, seguiti dalla Bank of England il giorno successivo. Inoltre, l'attenzione sarà rivolta alla conferenza GTC di Nvidia, dove il CEO Jensen Huang discuterà nuove iniziative tecnologiche. Dall'agenda macroeconomica sono giunte buone notizie dall'indice Zew tedesco, che ha visto un incremento a 51,6 punti, e dalla produzione industriale negli Stati Uniti, aumentata del +0,7%.

Infine, sul mercato obbligazionario, lo spread tra Btp e Bund si è allargato a circa 111 punti base, con rendimenti decrescenti sia per il bund tedesco che per il Btp italiano. Nel settore delle materie prime, il petrolio Brent ha sceso sotto i 72 dollari al barile, mentre l'oro ha stabilito un nuovo record a 3.038 dollari l'oncia. Sul forex, il cambio euro/dollaro si è attestato a 1,093, mentre il dollaro/yen è rimasto a quota 149,5, in attesa di ulteriori decisioni dalle banche centrali. Le criptovalute, invece, hanno registrato una diminuzione, con il Bitcoin che si è deprezzato a 82.000 dollari.

Le dinamiche osservate nei mercati globali riflettono un mix complesso di fattori geopolitici ed economici, con particolare enfasi sui prossimi passi delle istituzioni finanziarie internazionali. Gli investitori restano cauti ma vigili, pronti a reagire alle decisioni imminenti che potrebbero plasmare il futuro del panorama economico mondiale.

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