Cittadini di Melbourne hanno ricevuto una comunicazione anonima proveniente da Hong Kong, offrendo una somma di denaro consistente per chiunque fornisse dettagli su Kevin Yam, un legale e attivista della democrazia. L'individuo è oggetto di ricerche a Hong Kong per presunte violazioni della legge sulla sicurezza nazionale. Questa situazione ha sollevato preoccupazioni internazionali, con il governo australiano che ha condannato le lettere come inaccettabili.

In uno scenario allarmante, alcune abitazioni di Melbourne sono state raggiunte da missive anonime contenenti una proposta pecuniaria elevata per qualsiasi dato riguardante l'avvocato. Le lettere includono un ritratto e una descrizione fisica di Kevin Yam, che si è stabilito nella città australiana dopo vent’anni trascorsi a Hong Kong. Secondo quanto riportato, Yam fa parte di un elenco di otto attivisti residenti all’estero che vengono cercati dalle autorità cinesi.

Il contesto politico complesso tra Australia e Cina emerge chiaramente in questa vicenda. Le relazioni tra i due paesi sono sempre più tese, e episodi come questo esemplificano le sfide poste dai conflitti ideologici globali. Il ministero degli esteri australiano ha dichiarato la sua ferma opposizione a queste pratiche intimidatorie, ribadendo il rispetto per la sicurezza dei propri cittadini.

Le autorità hongkonghesi hanno negato ogni coinvolgimento diretto nella spedizione delle lettere, sottolineando la necessità di approfondire ulteriormente le indagini per determinarne l'origine precisa. La questione ha destato grande interesse nei media locali, con giornali come The Age che ne hanno reso noto il contenuto e le implicazioni.

Questo evento mette in evidenza non solo la vulnerabilità dei difensori dei diritti umani ma anche l'impatto globale delle decisioni legislative prese in ambiti geograficamente distanti. Si spera che le autorità competenti riescano a chiarire presto le circostanze dietro a simili azioni intimidatorie.