L'amministrazione Trump sta esplorando la possibilità di risanare i rapporti tra Europa e Russia attraverso una trattativa che coinvolge il gas naturale. Questa mossa potrebbe portare a un rilancio delle esportazioni russe verso l'Unione europea, contribuendo a consolidare un accordo di pace con Mosca. Secondo analisi recenti, tale sviluppo avvantaggerebbe non solo l'economia europea ma anche influenzerebbe dinamiche commerciali globali, inclusi gli Stati Uniti.
Gli effetti economici sarebbero significativi, con previsioni di riduzione dei prezzi del gas in Europa e modifiche nei flussi energetici internazionalali. Tuttavia, le conseguenze negative per alcune economie regionali, come quelle dell'Europa orientale, sarebbero bilanciate da vantaggi per altre zone geografiche.
La ripresa delle forniture di gas russo verso l'Europa potrebbe segnare una svolta significativa per il mercato energetico continentale. L'analisi condotta da Aurora Energy Research indica che una normalizzazione dei flussi di gas porterà benefici economici tangibili, riducendo la dipendenza dall'importazione di GNL e alleggerendo le pressioni sui prezzi del gas europeo.
Nel lungo termine, questa strategia offrirebbe stabilità al mercato energetico europeo, mitigando i costi legati alla crisi del 2022. Se implementata, la ripresa dei flussi di gas russo potrebbe determinare una diminuzione del 7% nei prezzi del gas sul mercato di riferimento europeo entro il 2060. Questo variazione favorirebbe principalmente Paesi come Germania, Slovacchia, Austria e Repubblica Ceca, dove l'uso del gas russo è tradizionalmente elevato. Inoltre, la riduzione della domanda di GNL in Europa permetterebbe di riconfigurare i mercati globali, influenzando paesi produttori e consumatori.
Oltre all'Europa, le dinamiche energetiche associate alle trattative tra USA e Russia influenzeranno l'economia mondiale. Negli Stati Uniti, ad esempio, le politiche protezionistiche introdotte durante l'amministrazione Trump generano risultati contrastanti: se da un lato stimolano l'industria locale, dall'altro rallentano la crescita economica complessiva.
Secondo Aurora Energy Research, uno scenario di dazi totali produrrebbe effetti devastanti per l'economia statunitense, con una contrazione stimata di 500 miliardi di dollari entro il 2040. Le conseguenze si rifletterebbero anche su Messico e Canada, con una crescita rispettivamente del 4% e del 2% inferiore. Al contrario, l'Unione Europea potrebbe trarre vantaggio dalla situazione, colmando il vuoto lasciato dalla riduzione degli scambi commerciali tra Stati Uniti e Cina. Tale prospettiva evidenzia come le decisioni energetiche abbiano implicazioni che vanno ben oltre i confini nazionali, influenzando l'intero tessuto economico globale.