Cronaca
Coalizione di Stati si Oppone al Decreto sulla Cittadinanza
2025-01-22

Un gruppo di ventidue entità politiche con orientamento democratico ha sollevato questioni giuridiche contro un provvedimento presidenziale emanato da Donald Trump il giorno della sua investitura. Il decreto mette in discussione lo ius soli, un principio costituzionale che garantisce la cittadinanza alle persone nate negli Stati Uniti. Due diverse petizioni legali sono state presentate, una delle quali rappresenta diciotto regioni e chiede l'annullamento immediata del decreto. L'altra richiesta, ispirata a un precedente caso dell'Aclu, sostiene la protezione dei diritti dei bambini nati sul territorio americano. Questa mossa potrebbe avere ripercussioni significative sulla politica d’immigrazione e sui programmi federali per la diversità.

Lotta Legale per la Protezione dello Ius Soli

Una coalizione di Stati ha avanzato obiezioni formali contro un recente provvedimento presidenziale che intende modificare le norme di acquisizione della cittadinanza. Lo ius soli, garantito dal quattordicesimo emendamento costituzionale, è stato messo in discussione da questo decreto. Gli avvocati generali degli stati coinvolti hanno espresso forti riserve sull'efficacia e la legittimità del provvedimento. Hanno sottolineato come tale misura possa violare i principi fondamentali stabiliti dalla Costituzione e minacciare la sicurezza giuridica di migliaia di individui.

Il quattordicesimo emendamento fu introdotto dopo la guerra civile per garantire i diritti degli ex schiavi e dei loro discendenti. Se il decreto entrasse in vigore, impedirebbe alla federazione di rilasciare passaporti e altri documenti di identità ai bambini nati negli Stati Uniti, a meno che uno dei genitori non sia cittadino o residente permanente. La California e New York sono tra i promotori di questa azione legale, dichiarando che il provvedimento è incostituzionale e contrario agli ideali americani. Le autorità stanno chiedendo al tribunale di bloccare immediatamente l'applicazione del decreto fino a quando il processo non sarà completato.

Impatto sulle Politiche Federali per la Diversità

In parallelo alla controversia legale, il nuovo presidente ha ordinato l'interruzione temporanea di vari programmi federali dedicati alla promozione della diversità. Questa decisione ha generato preoccupazioni riguardo all'impatto su tali iniziative e sugli impiegati coinvolti. Secondo fonti ufficiali, tutti gli addetti ai programmi per la diversità saranno messi in congedo retribuito entro pochi giorni. Questa mossa potrebbe influenzare significativamente l'amministrazione pubblica e le politiche sociali del paese.

Il 20 gennaio, durante una conferenza stampa, il presidente ha affermato che gli Stati Uniti sarebbero l'unica nazione ad applicare lo ius soli, sebbene in realtà decine di paesi, tra cui Canada e Messico, ne facciano uso. La portavoce della Casa Bianca ha confermato la notizia sui social network, annunciando che gli impiegati dei programmi per la diversità sarebbero stati messi in congedo retribuito entro la sera del 22 gennaio. Questa decisione solleva domande sull'avvenire di queste iniziative e sul loro ruolo nella società americana.

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