Nell'inizio del 2025, le dinamiche dei consumi in Italia mostrano un trend negativo, confermando le preoccupazioni già segnalate alla fine del 2024. Gli indicatori di gennaio rivelano una diminuzione del 0,5% rispetto al valore dell'anno precedente, malgrado una chiusura positiva del +0,6% nel periodo gennaio-dicembre 2024. L'euforia iniziale generata dai saldi si è rapidamente dissipata, lasciando i commercianti con aspettative non realizzate. Secondo l'Osservatorio sui Consumi Confimprese-Jakala, la moderazione nell'inflazione non ha stimolato un aumento della spesa, riflettendo la cautela degli italiani che privilegiano la convenienza e il risparmio.
Nel mese di gennaio, il panorama economico italiano presenta una serie di sfumature complesse. Il settore dell'abbigliamento e degli accessori registra un incremento del 3,2%, ma questa crescita sembra essere alimentata principalmente dalla ricerca di offerte vantaggiose durante i saldi. Al contrario, la ristorazione subisce un calo del 1,8%, mentre altri settori del retail, come quelli legati all'intrattenimento, alla casa e ai beni durevoli, registrano una flessione del 7%. Questi ultimi sono stati particolarmente colpiti da un inizio difficile. Tuttavia, le attività di servizio chiudono il mese con un andamento positivo.
In termini di canali di vendita, i centri commerciali mostrano un modesto miglioramento del 0,2%, mentre le strade commerciali tradizionali continuano a perdere terreno, con un calo del 2,3%. Le aree geografiche presentano differenze significative: il Centro del paese ottiene risultati migliori con un incremento del 0,3%, mentre il Nord-est continua a soffrire, con una diminuzione del 1,2%. Il Nord-ovest e il Sud rimangono nella media generale.
Il direttore del centro studi Confimprese, Mario Maiocchi, sottolinea che "l'inizio del 2025 appare contrastante, con tendenze che confermano previsioni di un anno complesso, caratterizzato da consumi deboli e attenzione costante alla convenienza e al risparmio".
Dall'ottica di un giornalista, questo scenario evidenzia una crescente consapevolezza tra i consumatori italiani riguardo alla necessità di gestire le proprie finanze con prudenza. La preferenza per gli acquisti in saldo e la riduzione delle spese superflue suggeriscono una maggiore razionalità nelle scelte di consumo. Questo comportamento potrebbe influenzare ulteriormente i mercati nel corso dell'anno, mettendo alla prova la capacità dei commercianti di adattarsi a queste nuove esigenze.