In seguito all'introduzione dei dazi dagli Stati Uniti, i principali mercati azionari hanno registrato significative oscillazioni, con il Ftse Mib italiano che ha subito perdite considerevoli in sole due sedute. Per analizzare le possibili conseguenze future e individuare le migliori strategie di investimento in questa fase di elevata incertezza, abbiamo consultato Simon Wiersma, Investment Manager presso ING. L'esperto illustra come la continua tensione commerciale influenzi negativamente il clima degli investitori e gli utili delle aziende, soprattutto per quelle con supply chain complesse.
Nel contesto di un autunno economico caratterizzato da turbolenze finanziarie, l'annuncio dei nuovi dazi statunitensi ha scosso i mercati globali. In particolare, il Ftse Mib italiano ha mostrato una sensibilità notevole, perdendo quasi il 10% nel giro di poche sedute. Secondo Simon Wiersma, Investment Manager di ING, queste misure commerciali potrebbero generare volatilità a medio termine, influenzando negativamente il sentiment degli investitori e aumentando i costi operativi per molte imprese.
I settori più vulnerabili includono tecnologia, automotivo e beni di consumo, a causa della loro dipendenza dalle catene di valore globali. Al contrario, alcune aree geografiche, come parti dell'America Latina o del Sud-Est asiatico, potrebbero beneficiare grazie alla minore interdipendenza con il mercato americano. Nella sfera degli investimenti, stili come il value investing e la rotazione settoriale emergono come strategie resilienti in tempi incerti.
Per quanto riguarda il mercato obbligazionario, è previsto un aumento della domanda per titoli governativi, mentre opportunità interessanti si potrebbero presentare nel segmento corporate, specialmente per aziende con bilanci solidi e bassa esposizione ai settori colpiti dai dazi.
L'ING Investment Office ha già adottato un approccio cautelativo, riducendo l'esposizione nei settori IT ed energia e reinvestendo in obbligazioni e azioni europee.
Da un punto di vista temporale, queste dinamiche si sviluppano principalmente durante le ultime settimane del primo trimestre e all'inizio del secondo trimestre dell'anno corrente.
Infine, l'attenzione verso i titoli indicizzati all'inflazione viene evidenziata come strumento efficace per proteggere i portafogli dagli effetti collaterali dell'aumento dei costi.
Dal punto di vista di un giornalista, questa situazione offre importanti lezioni sugli effetti delle politiche commerciali sui mercati finanziari. Gli investitori devono essere pronti ad adattarsi rapidamente a un ambiente sempre più complesso e volatile, adottando strategie flessibili e basate su solide analisi fondamentali. La capacità di identificare settori resilienti e asset sicuri diventa cruciale per mitigare i rischi associati alle tensioni commerciali globali.