Finanza
Valutazione delle Agenzie di Rating: L'Italia tra Incertezze Economiche e Politiche
2025-04-04

In un contesto globale sempre più complesso, segnato da tensioni geopolitiche e decisioni commerciali impattanti, l'Italia si appresta a ricevere nuovi giudizi dalle agenzie di rating. Fitch Ratings è la prima ad esprimersi, con valutazioni successive previste da S&P Global Ratings, Dbrs, Scope Ratings e Moody's nei prossimi mesi. Le analisi porteranno in considerazione vari fattori, tra cui la stabilità politica nazionale e i dati economici recenti.

Le precedenti valutazioni erano state generalmente positive, con enfasi sulla capacità del Paese di rispettare le norme europee e sul miglioramento dei risultati di bilancio. Tuttavia, il cambiamento dell'assetto internazionale, con l'avvento della presidenza Trump e l'annuncio di dazi globali, potrebbe influenzare negativamente le prospettive future. Il debito pubblico italiano resta una preoccupazione centrale per le agenzie.

Solidità Politica e Indicatore di Crescita

Il governo attuale, guidato da Giorgia Meloni, rappresenta uno dei governi più longevi dal dopoguerra, elemento che viene visto con favore dalle agenzie di rating. Questa stabilità politica contribuisce positivamente alle valutazioni, sebbene alcuni indicatori economici mostrino debolezze. La crescita prevista per il 2024 è inferiore all'obiettivo fissato dal governo, e le stime del Fondo Monetario Internazionale evidenziano un quadro misto per gli anni successivi.

La durata del governo di Meloni è un fattore chiave per mitigare le incertezze legate all'instabilità politica tradizionalmente associata all'Italia. Le proiezioni di crescita nazionale, tuttavia, non raggiungono le aspettative prefissate, con un PIL che si attesterebbe intorno al +0,7% nel 2024, sotto l'obiettivo governativo del 1%. Sebbene il quadro non sia catastrofico, emerge una certa fragilità nella ripresa economica. Inoltre, il FMI ha rivisto al ribasso le stime di crescita per il 2025, ma ha migliorato quelle per il 2026, indicando una situazione di precario equilibrio.

Analisi del Debito Pubblico e Impatto Internazionale

Un altro punto critico per le agenzie di rating è rappresentato dal livello del debito pubblico italiano. Secondo alcune previsioni, il rapporto debito/PIL potrebbe aumentare significativamente entro il 2026, arrivando quasi al 138%, principalmente a causa degli effetti residui dei cosiddetti "superbonus". Inoltre, il piano di riarmo lanciato dall'Unione Europea potrebbe ulteriormente aggravare la situazione finanziaria nazionale.

Il debito pubblico costituisce una preoccupazione principale per le agenzie di rating, con proiezioni che indicano un aumento fino al 145% entro il 2029, secondo le stime di Scope Ratings. Tale incremento è spiegato dall'aumento della spesa militare nell'ambito del programma di difesa europeo. Nonostante posizioni diverse all'interno del governo italiano riguardo all'ampliamento del debito, il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti ha espresso la sua opposizione a tale tendenza. Al contempo, le implicazioni delle politiche commerciali statunitensi introdotte da Donald Trump possono avere effetti significativi sull'economia italiana, specialmente nel settore delle esportazioni. Questo scenario internazionale aggiunge ulteriore incertezza alle già delicate condizioni finanziarie nazionali.

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