Nel contesto europeo, l'Italia sta emergendo come una destinazione di scelta per individui con significative risorse finanziarie. Grazie a un regime fiscale più agevole e vantaggioso, il numero di persone che trasferiscono la propria residenza in Italia è in costante crescita. Secondo dati forniti dall'Agenzia delle Entrate e dell'Agenzia di Riscossione, nel 2024 si sono registrati notevoli incrementi nelle adesioni al regime dei neo-residenti. Questo fenomeno non solo favorisce l'ingresso di capitali nel paese, ma contribuisce anche a rafforzare la posizione economica italiana all'interno dell'Unione Europea.
L'Italia ha introdotto misure fiscali specifiche per chi sceglie di trasferirsi nel paese. Il regime dei neo-residenti offre un'imposta sostitutiva di natura forfettaria sul reddito prodotto all'estero. Inizialmente fissata a 100mila euro, questa cifra è stata recentemente elevata a 200mila euro per chi ha trasferito la residenza dopo il 10 agosto 2024. Questo sistema permette ai nuovi residenti di evitare complesse tassazioni multiple, rendendo l'Italia una meta altamente competitiva. Il regime può essere esteso anche ai familiari, con un costo aggiuntivo di 25mila euro annui per ciascuno.
Il regime fiscale italiano per i neo-residenti mira a semplificare le procedure fiscali e a incentivare l'influsso di capitali stranieri. Chiunque decida di trasferirsi in Italia può optare per pagare una somma forfettaria invece di sottostare alla normale imposizione sugli introiti generati all'estero. Questa opzione è particolarmente interessante per individui con patrimoni elevati, che possono così evitare complesse e spesso onerose tassazioni internazionali. Il decreto legge 113/2024 ha ulteriormente migliorato questo schema, aumentando il tetto dell'imposta sostitutiva a 200mila euro per i nuovi arrivati. Questo cambiamento, entrato in vigore nell'agosto del 2024, rende l'Italia ancora più attraente rispetto ad altri paesi europei. La possibilità di estendere il regime ai familiari, con un costo aggiuntivo di 25mila euro per persona, rende l'offerta ancora più vantaggiosa per intere famiglie desiderose di trasferirsi.
Il regime fiscale italiano ha ottenuto un successo notevole, come dimostrano i numeri. Nel 2024, l'Agenzia delle Entrate ha ricevuto oltre 700 richieste relative a questo regime. Per il periodo d'imposta 2023, 1.495 soggetti hanno aderito al regime, tra cui 1.070 principali contribuenti e 425 familiari, segnando un aumento del 31,6% rispetto all'anno precedente. Questo incremento ha portato un incasso stimato di almeno 118 milioni di euro alle casse dello Stato. L'Italia è ora vista come uno dei regimi fiscali più convenienti in Europa, superando paesi come Portogallo e Regno Unito, che hanno recentemente ridotto i benefici offerti ai loro residenti non domiciliati.
Confrontando l'Italia con altri paesi europei, emerge chiaramente la sua competitività nel campo fiscale. Paesi come Grecia, Malta e Cipro offrono regimi alternativi, ma l'Italia mantiene una posizione di vantaggio grazie alla stabilità e alla facilità del suo sistema. Mentre la Grecia prevede un pagamento di 100mila euro, Malta richiede soltanto 5mila euro e Cipro non impone alcuna tassa sui redditi esteri, l'Italia ha bilanciato attrattività e convenienza. Negli ultimi mesi, ci si aspetta un flusso crescente di nuovi residenti da Portogallo e Regno Unito, che hanno recentemente modificato i propri regimi fiscali, rendendoli meno vantaggiosi. Questo scenario pone l'Italia in una posizione privilegiata, attirando sempre più individui con potenziali investimenti significativi.